Una vera e propria orgia in canonica. Questo è il quadro scioccante che emerge dalle otto pagine della denuncia firmata dall’amante 49enne di don Andrea Contin, sacerdote indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione.
Nella vicenda di sesso e prostituzione in canonica, dunque, non ci sarebbe solo l’ex parroco di San Lazzaro a Padova, ma anche altri preti partecipavano alle orge. L’inchiesta, partita il 21 dicembre 2016, con la perquisizione nella canonica, si allarga, stando a quanto riporta Il Mattino di Padova e coinvolge altri membri della Chiesa, sempre del Padovano. Per loro, si legge sempre sul sito del quotidiano veneto, non ci sarebbe al momento il rischio di essere iscritti nel registro degli indagati, dato che non risulterebbero pagamenti da parte loro per partecipare a quegli incontri di gruppo.
È certo, però, che saranno interrogati dei carabinieri che conducono le indagini in qualità di persone informate sui fatti. L’ex amante del sacerdote ha sempre detto di non aver mai assistito a un passaggio di denaro tra gli altri soggetti coinvolti e l’ex parroco, ma ha riferito agli inquirenti di aver avuto il sospetto che dall’organizzazione degli incontri il sacerdote ottenesse un guadagno. Una volte le avrebbe detto: “Sai che puoi guadagnare tanti soldi in questo modo?”.
Prosegue, intanto l’analisi sul materiale sequestrato a don Andrea: una decina tra dvd e cassette vhs, altrettante chiavette Usb, un tablet, un pc, uno smartphone con scheda sim e un cellulare vecchio tipo senza scheda, mentre vengono ascoltate anche altre donne per verificare se don Andrea abbia davvero tratto profitto offrendo le sue amanti ad altri.