L’Ucraina deve restare fuori dall’Unione europea. Ne è convinto il premier ungherese, Viktor Orban, secondo il quale l’adesione di Kiev “non coincide con gli interessi nazionali” di Budapest.
Orban parla in un’intervista a Kossuth Radio e prevede che “non ci sarà un accordo e allora andrà in frantumi l’unità europea”. L’unità, invece, a suo giudizio “può essere difesa evitando di mettere all’ordine del giorno le questioni su cui non c’è accordo”. Insomma, meglio evitare le discussioni controverse, che sono praticamente tutte quelle affrontate dall’Ue, visto quanto è raro che si parta con un accordo all’unanimità su praticamente qualsiasi tema.
Orban chiede all’Ue di non discutere l’adesione dell’Ucraina
Il premier ungherese ha quindi suggerito di stralciare la discussione sull’avvio dei negoziati con Kiev dai punti all’ordine del giorno del vertice dei leader europei programmato per il 14 e 15 dicembre.
L’Ungheria, spiega ancora Orban, non porrà il veto all’adesione di Kiev all’Ue semplicemente perché non è favorevole nemmeno a metterla in agenda. A suo giudizio l’Ucraina non può entrare nell’Unione perché “non sappiamo nemmeno quanto sia grande il suo territorio e quante persone ci vivono”, né esisterebbero “informazioni su quanti soldi riceverebbe l’Ucraina, da dove e da chi”.
Un compromesso, secondo Orban, è comunque possibile, ma sarebbe al ribasso per Kiev. La sua proposta è quella di concludere un accordo di partenariato strategico con l’Ucraina, senza l’adesione all’Ue. Un’intesa di questo tipo “potrebbe durare fino a 5-10 anni, in modo da avvicinarli visto che il divario ora è troppo ampio”.