Matteo Renzi contro tutti. Dai sindacati, alla Boldrini passando per il suo partito e per finire a Brunetta. Non fa sconti il premier intervistato dall’Espresso. E allora i primi due della sinistra da “abbattere” sono il segretario Fiom, Maurizio Landini, e il presidente della Camera, Laura Boldrini ammonita da Renzi: “Non mi spiego certe posizioni che ha preso negli ultimi giorni, uscendo anche dal suo perimetro di intervento istituzionale con valutazioni di merito se fare o no un decreto che non spettano al presidente di un ramo del Parlamento. A sinistra qualcuno ci sarà, facciano loro”.
Nell’intervista rilascia al giornalista Marco Damilano il presidente del Consiglio attacca in ben tre passaggi il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta che via Twitter risponde “Matteo Renzi mi cita tre volte come suo arcinemico. Sono diventato, mio malgrado, sua ossessione”. E aggiunge: “#Matteostaisereno”. Brunetta viene accusato di aver remato sempre contro le riforme e di aver quindi convinto in qualche modo anche il suo capo Berlusconi alla linea dura.
Non c’è solo Landini tra i sindacalisti. Renzi risponde duramente anche alla segretaria della Cgil, Susanna Camusso. Sull’Italicum, invece, definisce incomprensibile la presa di posizione di Bersani. E sull’elicottero fa sapere che lo continuerà a prendere normalmente qualora fosse necessario.