Dalla Redazione
Alla fine ha dovuto ammetterlo anche lui: la possibilità di una manovra correttiva esiste. Matteo Renzi lo ha detto, tra le righe, nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica. “La Troika non arriverà e se mai ci fosse bisogno di una manovra, non imporremo nuove tasse. E comunque rimarremo sotto il 3% nel rapporto deficit/pil”.Dunque, secondo il premier, nonostante lo stato disastroso dei nostri conti pubblici (di cui ha parlato la scorsa settimana anche il ministro del Tesoro, Padoan) non ci sarà bisogno di nuovi balzelli.
Per il capo del governo l’obbiettivo per il 2015 è “ridurre le spese di 16 miliardi, che vuol dire di circa il 2% della spesa”. Un impegno che Renzi vuole mantenere a ogni costo visto che non vuole toccare le tasse “tutti i denari che servono verranno dalla riduzione della spesa”.