Passano alla gestione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il leghista Giancarlo Giorgetti, 7,5 milioni dei fondi destinati alla realizzazione delle opere pubbliche incompiute, che invece da ora serviranno per fare lavori sugli impianti sportivi.
La storia inizia a dicembre dello scorso anno. Quando, grazie a un comma inserito nella legge di bilancio del 2019 si decide che i soldi per il finanziamento delle opere segnalate dai Comuni come bisognose di ultimazione, che però non siano stati assegnati dal Cipe (Comitati Interministeriale per la Programmazione Economica) o nei casi in cui le opere siano state definanziate, revocate o, ancora, se i lavori sono costati meno del previsto, tutti questi soldi vanno in un capitolo del bilancio pubblico di competenza di Giorgetti. La legge di bilancio però non era sufficiente a questo spostamento di denaro, visto che rimandava al Cipe, il compito di assegnare materialmente tali denari al Fondo per lo Sport.
Così il 10 gennaio, Giorgetti, ha chiesto al Cipe, di cui è il sottosegretario delegato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di iscrivere all’ordine del giorno la proposta Riassegnazione di tali soldi al fondo Sport e periferie. Passa una settimana e il 17 gennaio, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economia si riunisce, e decide di riassegnare i fondi non spesi per ultimare le opere pubbliche incompiute (pari a 7.526.144,01 euro) al Fondo per lo Sport. E di chi è la competenza su questo fondo? Sempre di Giorgetti, questa volta però nella sua qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport.
Certo Giorgetti non è un politico qualunque, ma è il braccio destro del leader della Lega, Matteo Salvini, per il quale segue tutti i dossier più delicati ed è per questo che il ministro dell’Interno ha voluto che Conte affidasse a lui un altro ruolo strategico, quello di sottosegretario con delega al Consiglio dei Ministri a cui spetta la convocazione della Conferenza dei capi di gabinetto di tutti i ministri, che è il luogo dove si fanno i giochi che contano per la realizzazione del programma di Governo.
Non c’è nulla di male, ma sicuramente tanti ruoli così prestigiosi hanno consentito al potente politico del Carrioccio, in circa di tre mesi, di riuscire a scrivere e far approvare tutte le norme necessarie per racimolare questi 7,5 milioni. Due giorni fa l’iter si è perfezionato, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Cipe, firmata dallo stesso Giorgetti insieme al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, con la riassegnazione dei soldi per le opere incompiute, al Fondo per lo Sport. Intanto ieri il sottosegretario leghista e Tria hanno siglato il decreto che stanzia 78 milioni per il torneo di tennis 78 Atp a Torino.