di Angelo Perfetti
Stretto tra la morsa delle indagini di diverse procure e gli strali di Papa Francesco che ha deciso di riorganizzare un settore per troppo tempo autoreferente, immerso in un momento storico dove l’attenzione all’uso e all’abuso del denaro è estrema, lo Ior ha approvato un piano triennale per lo sviluppo delle strutture informatiche e relativi investimenti. Non è una semplice riorganizzazione; l’obiettivo è scandagliare a fondo conti e correntisti, eliminando quelle zone oscure che hanno provocato danni quasi irreparabili all’immagine dell’Istituto.
Operazione antiriciclaggio
Per quanto riguarda la prevenzione del riciclaggio del denaro, lo Ior ha implementato un’applicazione basata sui dati dei clienti (“know your customer”) – siano essi persone fisiche o giuridiche – e un sistema automatizzato di rating interno dei clienti, entrambi ancora in fase di messa a punto. L’Istituto sta lavorando inoltre all’attuazione di un nuovo strumento di monitoraggio delle transazioni, prevista per il primo trimestre 2014. Nel suo processo di verifica sistematica dei dati dei clienti, per individuare eventuali informazioni mancanti o incomplete, alla fine del 2013 lo Ior “ha esaminato approssimativamente il 55% di tutti i clienti (circa 10.000 record di dati clientela) e ha preso contatto con tutti i soggetti per i quali il database non era completo”. Si prevede che l’intero processo durerà fino alla fine della prima meta’ del 2014 e sara’ oggetto di valutazione nel corso dell’imminente ispezione dell’Aif. Insomma, una sorta di inchiesta “fai da te”, parallela a quelle già condotte dalla magistratura italiana.
Nello specifico, lo Ior ha esteso i suoi template di dati ad ambiti come la verifica dell’identificazione delle fonti dei fondi, delle transazioni e del profilo completo di rischio dei clienti. Il manuale, viene specificato, “sara’ oggetto di adeguamenti costanti in attesa che le autorità vaticane stabiliscano nuove norme e leggi”.
L’apertura alle banche
“In attesa che le autorità italiane di regolamentazione vaglino le norme contro il riciclaggio del denaro promulgate dalla Santa Sede/Stato della Città del Vaticano, lo Ior è pronto a riprendere le relazioni con le istituzioni finanziarie italiane”. Lo Ior, spiega l’Istituto, intrattiene relazioni con circa 35 banche corrispondenti di tutto il mondo. “Grazie a questa rete – sottolinea – e’ in grado di offrire servizi di pagamento globali, in particolare ai suoi clienti istituzionali (ordini religiosi ed entita’ della Chiesa), che detengono la piu’ ampia parte del patrimonio depositato presso l’Istituto”. Nel 2013 lo Ior ha istituito nuove relazioni con banche corrispondenti.
Lo Ior pubblicherà il suo Rapporto Annuale intorno alla meta’ del 2014. Il precedente Rapporto Annuale, il primo pubblicato online, era uscito il 1/o ottobre 2013.