L’ex assessore regionale siciliano ed ex sindaco di Melilli (nel siracusano), Giuseppe Sorbello, è stato arrestato. L’ex primo cittadino è uno dei 12 arrestati nell’ambito dell’operazione antimafia Asmundo dei carabinieri di Siracusa, che ha preso il via in seguito all’inchiesta coordinata dai magistrati della terza area della procura distrettuale di Catania.
Sorbello, secondo l’accusa, in occasione delle amministrative a Melilli nel 2022 avrebbe “accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno a operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato”. In quell’occasione le elezioni furono vinte da Giuseppe Carta, attuale sindaco e deputato regionale del Mpa, con il 75% dei consensi.
L’operazione Asmundo e l’arresto dell’ex assessore Sorbello
L’operazione antimafia Asmundo ha portato all’esecuzione di 12 arresti, dieci in carcere e due ai domiciliari. Sotto scacco è finito il clan Nardo, attivo nell’area nord della provincia di Siracusa e ritenuta una costola della famiglia catanese di Cosa Nostra, Santapaola Ercolano.
I carabinieri hanno avviato l’indagine nel dicembre del 2021 e hanno fatto luce sul controllo di numerose attività economiche e imprenditoriali da parte del clan, soprattutto nel settore agro-pastolare. Tra i capi di imputazioni ci sono anche lo scambio elettorale politico-mafioso, la detenzione di armi e stupefacenti e l’introduzione in carcere di dispositivi telefonici. Il blitz antimafia è scattato all’alba con cento militari impegnati.
Per quanto riguarda Sorbello, l’accusa è di voto di scambio con la mafia in occasione delle elezioni del 2022. Sorbello, ora ai domiciliari, avrebbe ottenuto voti in cambio di denaro e anche “dell’impegno ad adoperarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato”. Come detto, comunque, Sorbello perse nettamente le elezioni.