OPEC+ accordo raggiunto su petrolio dopo l’embargo UE alla Russia, imposto con il sesto pacchetto di sanzioni approvato dai Paesi membri. In cosa consiste l’intesa e perché ha deluso i mercati internazionali.
OPEC+ accordo raggiunto su petrolio dopo l’embargo UE alla Russia
Nella giornata di giovedì 2 giugno, l’Unione Europea ha approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia nell’ambito della guerra in Ucraina. Il sesto pacchetto di sanzioni europeo votato dai 27 Paesi membri dell’UE prevede, tra le altre misure, l’embargo graduale del petrolio russo in arrivo via mare in Europa ma sono state previste deroghe per il greggio trasportato attraverso gli oleodotti.
In questo contesto, si inserisce la recente decisione di OPEC+, ossia l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio istituita nel 1960 alla quale hanno aderito 13 Paesi che hanno formato un cartello economico in modo tale da negoziare con le compagnie petrolifere su questioni legate alla produzione di petrolio, ai prezzi e alle concessioni del greggio.
In risposta alla decisione dell’UE, l’OPEC+ ha deciso di provvedere a un aumento pari soltanto allo 0,4% della domanda globale per quanto concerne i mesi di luglio e agosto del 2022.
In cosa consiste l’intesa, cosa prevede e perché ha deluso i mercati
Per quanto riguarda OPEC+ e l’accordo raggiunto sul petrolio dopo l’embargo dell’UE sulle forniture russe, la decisione dell’organizzazione era stata estremamente attesa in contesto internazionale. La decisione del cartello, tuttavia, ha profondamente deluso il mercato.
In seguito alla riunione che si è tenuta nella mattinata di venerdì 3 giugno, secondo quanto riferito dall’agenzia Bloomberg, l’OPEC+ ha deciso di aumentare la produzione del greggio di 648.000 barili al giorno per i mesi di luglio e di agosto 2022. L’aumento è pari a circa il 50% in più di quelli previsti negli ultimi mesi la cui cifra è stata pari a 432.000 barili al giorno.
Intanto, nonostante l’incremento annunciato da OPEC+, continuano a proliferare dubbi sulle capacità del gruppo di riuscire a fornire effettivamente gli aiuti promessi soprattutto in considerazione della distribuzione che avverrà tra i membri dell’organizzazione, la maggior parte dei quali ha lottato con determinazione per garantire l’aumento della produzione.
In seguito alla diffusione della notizia, il prezzo del petrolio ha raggiunto il suo massimo rispetto agli ultimi tre mesi a New York con le quotazioni che sono avanzate dello 0,7%, raggiungendo i 116,10 dollari nonostante l’aumento della produzione OPEC+.