L’Onu monitorerà l’accordo sui migranti tra Italia e Albania per assicurare che sia attuato “in modo da tutelare i diritti dei richiedenti asilo”

L'Onu monitorerà l'accordo sui migranti tra Italia e Albania per assicurare che sia attuato "in modo da tutelare i diritti dei richiedenti asilo"

L’Onu monitorerà l’accordo sui migranti tra Italia e Albania per assicurare che sia attuato “in modo da tutelare i diritti dei richiedenti asilo”

Dopo dubbi e perplessità, il discusso accordo sui migranti tra Italia e Albania, siglato dalla premier Giorgia Meloni e dal primo ministro Edi Rama, sarà monitorato dall’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) per verificare il rispetto e l’applicazione della Convenzione di Ginevra sui richiedenti asilo. Questo è quanto annunciato dalle Nazioni Unite, che intendono “contribuire a garantire” che il patto sui migranti “sia attuato in modo da tutelare i diritti e la dignità delle persone a cui il Protocollo si applica”.

L’Onu monitorerà l’accordo sui migranti tra Italia e Albania per assicurare che sia attuato “in modo da tutelare i diritti dei richiedenti asilo”

L’UNHCR, si precisa in una nota, “non è stata parte della negoziazione e dello sviluppo del Protocollo e ha richiesto, anche in sede parlamentare, chiarimenti in merito ad alcuni aspetti del Protocollo stesso. Alla luce di recenti incontri, il Governo italiano ha fornito ulteriori informazioni sull’attuazione del Protocollo e ribadito la forte volontà che questo sia in linea con il diritto e gli standard internazionali”.

Sulla base di uno scambio di lettere con il Ministero dell’Interno italiano, l’Agenzia ONU svolgerà un ruolo di monitoraggio e consulenza per le persone a cui il Protocollo si applica. Come spiegato nella nota, “nel suo ruolo di monitoraggio, che avrà una durata iniziale di 3 mesi, l’UNHCR cercherà di migliorare la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, identificando e segnalando alle autorità competenti eventuali incoerenze con la legislazione internazionale sui diritti umani e sui rifugiati, e con gli standard di buona pratica, sostenendo il rafforzamento delle garanzie di protezione.” Al termine dei 3 mesi, l’Agenzia ONU renderà disponibili le sue raccomandazioni ai due governi per risolvere eventuali criticità.