“Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi”. È quanto ha detto il sottosegretario agli affari politici dell’Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, assicurando “il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell’attuale crisi”.
“Ci rammarichiamo anche – ha aggiunto il sottosegretario agli affari politici dell’Onu- per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una ‘missione di mantenimento della pace'”.
“Le recenti azioni della Russia sono una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale del nostro Stato” ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un discorso alla nazione, dopo la decisione russa di riconoscere l’indipendenza del Donbass (leggi l’articolo).
“Tutta la responsabilità per le conseguenze di queste azioni ricade sulla leadership politica russa”, ha aggiunto il presidente ucraino, che ha ribadito: “Vogliamo la pace, ma non abbiamo paura della Russia”.
“Non cederemo niente a nessuno – ha spiegato Zelensky -. I confini internazionali dell’Ucraina resteranno gli stessi”. Il presidente ha chiesto “una soluzione politica e diplomatica”, e ha aggiunto che si aspetta “chiare ed effettive misure di sostegno da parte dei nostri partner” occidentali.
Draghi: “Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
“Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. Ha detto stamane il premier Mario Draghi, parlando della crisi russo-ucraina. “Sono in costante contatto con gli alleati – ha aggiunto – per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”.
“Oggi pomeriggio qui a Parigi si terrà il Consiglio europeo dei ministri degli Affari Esteri, in cui daremo l’ok politico alle sanzioni nei confronti della Russia” ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Quello che è avvenuto ieri – ha detto l’esponente dell’Esecutivo – con il riconoscimento da parte della Russia delle due repubbliche autoproclamate del Donbass è inaccettabile e l’Italia è assolutamente convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni. Continueremo a coordinarci con i nostri partner europei, con i nostri alleati, continueremo a lavorare in stretto coordinamento perché quello che è accaduto ieri è un gravissimo ostacolo a una soluzione diplomatica di questa crisi”.