“Ecco la prima card del reddito di cittadinanza della storia della Repubblica italiana, è la prima di circa 3 milioni di carte. Quella che vedete è la numero 1”. Ha esordito così, presentando il sito dedicato al reddito di cittadinanza (online da oggi all’indirizzo redditodicittadinanza.gov.it) e la relativa card, il vicepremier, Luigi Di Maio. I due strumenti, ha aggiunto il leader del M5S, serviranno a stabilire “il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini”.
“E’ come il decino Di zio Paperone”, ha detto poi Di Maio sollevando, insieme al premier Giuseppe Conte, il lenzuolo bianco che copriva la teca contenente la prima card. “Non potrà essere usata per il gioco d’azzardo – ha ribadito il vicepremier – e servirà sia per il reddito che per la pensione di cittadinanza. E’ la prova che le card esistono, le abbiamo stampate”.
“Abbiamo fatto un passo avanti fondamentale – ha aggiunto Di Maio -, ci dicevano che non si poteva fare, che non c’erano soldi. Abbiamo scritto il decreto quando ci dicevano che non c’erano le norme. Oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti per smentire chi diceva che era un’illusione e una presa in giro per i cittadini italiani. E’ un giorno Di grande orgoglio per me”.
La card è uguale a una Poste Pay, è di colore giallo, ha gli stessi loghi e non c’è impresso alcun riferimento al Reddito di cittadinanza, per evitare, ha spiegato ancora il vicepremier Di Maio, che chi percepisce il beneficio “venga riconosciuto e discriminato”.
“Noi inietteremo 8 miliardi di euro nell’economia reale – ha detto ancora Di Maio – e questo è un ciclo che nel giro di un anno farà sì che noi entro i primi 12 mesi proporremo almeno un’offerta di lavoro nel territorio nazionale. Questo vuol dire che non è una misura assistenzialistica, che è una misura che dà fiducia e chiede di impegnarsi per dei doveri. In un periodo storico in cui i lavori stanno cambiando alla velocità della luce la formazione sarà al centro dei prossimi anni”.
“E’ una riforma complessa perché è fondata su un patto di lavoro, un patto di formazione e un meccanismo di inclusione sociale. Abbiamo faticato tanto, studiato le riforme simili realizzate in Ue e anche fuori e cercato di far di meglio”, ha detto il premier Giuseppe Conte definendo il reddito di cittadinanza “una conquista di civiltà”. “Siamo tutti orgogliosi – ha aggiunto il presidente del Consiglio, tutto il governo lo è, ma la cosa più importante è che sono orgogliosi gli italiani. E’ una misura molto complessa, di equità sociale, frutto di un lavoro corale. Abbiamo faticato tanto per lavorare a questa misura. Vi lascio con un augurio: mentre noi abbiamo studiato molto per fare questa riforma, saranno altri che ora studieranno la nostra di riforma”.
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