Sembrava inarrestabile e, invece, l’ondata nera che sta investendo l’Europa incassa il primo brusco stop in Spagna. A vincere le elezioni sono stati i Popolari che, però, con 136 seggi non hanno conquistato la maggioranza. Tiene il Partito Socialista con 122 mentre tracolla Vox che si ferma a 33 seggi, ottenendo un risultato addirittura inferiore alle precedenti elezioni.
L’ondata nera si ferma in Spagna. Esultano le opposizioni italiane
“Ha ragione Diaz, la Spagna ha dormito più tranquilla, fermata l’onda nera degli amici di Meloni. Un’ottima notizia non solo per gli spagnoli Ha ragione Yolanda Diaz ‘stanotte la Spagna ha dormito più tranquilla’ perchè l’onda nera degli amici di Meloni è stata fermata”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
“La sconfitta di Vox e l’ottimo risultato di Sumar sono un’ottima notizia. E non solo per la Spagna”, conclude Fratoianni.
Dello stesso avviso il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, secondo cui: “Il sostegno di Giorgia Meloni non ha portato bene a Vox che perde 19 seggi! La sconfitta dei sovranisti e negazionisti climatici è una buona notizia insieme allo straordinario risultato di Sumar con Yolanda Diaz che ha tenuto insieme la giustizia sociale e quella ambientale”.
Le reazioni al voto spagnolo
Soddisfazione anche nel Pd con Brando Benifei, capodelegazione degli eurodeputati del Pd, che esulta: “L’onda nera si ferma grazie a Pedro Sánchez e Yolanda Díaz! Il Partito Socialista e Sumar hanno recuperato abbastanza consenso da impedire al Pp di avere una maggioranza insieme a Vox, l’estrema destra nazionalista vicina a Meloni. Una bella notizia per tutta l’Europa!”.
Disfatta per l’estrema destra spagnola che rende felice anche il leader di Azione, Carlo Calenda, che ad Agorà estate su Rai 3 spiega: “Le elezioni hanno segnato una sconfitta di Vox ed io sono contento, ma il partito popolare e i socialdemocratici non riescono a governare, come in Italia ci sono ancora barriere tra destra e sinistra, ma a mio avviso queste vanno superate perché ci sono cose da fare insieme: dal salario minimo alla scuola che cade a pezzi, invece si continua a parlare di destra e sinistra”.
“In Spagna credo che alla fine sarà incaricato Sanchez, ma non si troverà il modo di fare un nuovo governo. il rischio è che continui ad andare sempre alle elezioni” conclude Calenda.