L’ipotesi di una fuoriuscita del virus del Covid-19 in un incidente di laboratorio è “estremamente improbabile”. Lo sostiene il rapporto degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità dopo la loro missione in Cina, di cui l’Afp ha preso visione. La trasmissione all’uomo da parte di un animale intermedio è un’ipotesi da ‘probabile’ a ‘molto probabile’.
L’Oms scopre che quella del coronavirus uscito dal laboratorio di Wuhan è una bufala. E adesso cosa dirà Salvini?
Secondo la versione finale del rapporto, gli specialisti – che avrebbero avuto difficoltà a lavorare liberamente durante il loro soggiorno di quattro settimane in Cina proprio per indagare sull’origine del coronavirus – hanno scoperto che ‘data la letteratura sul ruolo degli animali da allevamento come ospiti intermedi per le malattie emergenti, è necessario effettuare ulteriori indagini tra cui una maggiore portata geografica’.
“La Lombardia non è Lega, ma se vogliamo dare un colore politico al virus facciamolo”, aveva detto il 10 gennaio scorso a Mezz’ora in più il leader della Lega, Matteo Salvini, rispolverando la teoria – più volte smentita – che il Covid-19 sia nato in Cina da esperimenti militari. “Il virus – ha aggiunto Salvini – è stato una roba mondiale e adesso cerchiamo di riportarlo nella sua caverna. Ma vi pare normale mandare ispettori con un’epidemia in corso? Indagare i medici è incredibile. In quei giorni devastanti ognuno cercava di fare quello che poteva. Non ce la siamo andati a cercare. Non è colpa se il virus è scoppiato tra Milano e Bergamo. Se in Cina avessero evitato di fare esperimenti non saremo in queste condizioni. Non ci sono prove che sia partito dal laboratorio di Wuhan? Da dove è partito da Marte? È partito dalla Cina, non dico apposta, ma per quattro mesi sono stati zitti. Il virus che ha devastato il mondo e il vaccino sono casualmente partiti dalla Cina – ha concluso il Capitano – che è l’unica economia al mondo che cresce nel 2020. Dalla Cuna hanno mentito e taciuto per 4 mesi e poi sono partiti prima con il vaccino”.
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La bufala del coronavirus scappato dal laboratorio di Wuhan
“Ci sono prove enormi a sostegno della teoria secondo cui il Coronavirus abbiamo avuto origine in un laboratorio di virologia di Wuhan. Non in un vicino mercato di animali selvatici”, aveva invece sostenuto nel corso di un’intervista alla Abc, l’allora segretario di Stato americano Mike Pompeo. Secondo Pompeo la Cina avrebbe “fatto tutto il possibile per assicurarsi che il mondo non fosse informato in modo tempestivo. È stato un classico sforzo di disinformazione comunista e di questo saranno ritenuti responsabili”.
Il tabloid di Pechino Global Times, pubblicato dal Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese, in risposta, aveva invitato il segretario di Stato Usa a “presentare questa cosiddetta prova al mondo, e specialmente al pubblico americano che continua a cercare di ingannare. La verità è che Pompeo non ha alcuna prova, e durante l’intervista di domenica stava bluffando”. Prima delle uscite televisive, sia Salvini che Meloni avevano pubblicato sulle loro pagine facebook un servizio di Tg Leonardo, testata di informazione scientifica della Rai, che parlava della possibilità di costruire un coronavirus in laboratorio. I responsabili della trasmissione si erano dissociati sostenendo che quel servizio non dimostrasse nulla riguardo il laboratorio di Wuhan.
Salvini e l’origine animale del coronavirus
Anche secondo il New York Post, che citava un rapporto redatto da Five Eyes, le intelligence di Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Canada, sosteneva che la Cina avesse mentito sull’origine del coronavirus. Nel rapporto di 15 pagine si affermava che il virus potrebbe essere sfuggito dal Wuhan Institute of Virology. Anche se inizialmente la Cina ha insistito che arrivasse dai mercati locali.
Il dossier, come ha riferito anche Pompeo, descrive come la Cina abbia cercato di minimizzare l’epidemia facendo sparire tutte le tracce del virus in casa propria. Pechino, secondo il rapporto, ha iniziato a bloccare i motori di ricerca già all’inizio di dicembre per evitare che si ottenessero o cercassero informazioni sul virus. Secondo le cinque intelligence, la Cina aveva “prove di trasmissione da uomo a uomo già all’inizio di dicembre” ma avrebbe continuato a negarlo fino al 20 gennaio. Invece era tutta una bufala, alimentata in Italia da Salvini e Meloni. E adesso cosa diranno?