“Un ringraziamento al sindaco di Milano e amico, Giuseppe Sala, a quello di Pesaro Matteo Ricci, al presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e a tutti i più di 600, forse mille sindaci che hanno risposto da ogni parte d’Italia e sono venuti qui con le loro fasce tricolori. Non a rappresentare un partito o uno schieramento, ma un sentimento civico, senza colore politico, uniti oggi in questa alleanza trasversale”. E’ quanto ha detto la senatrice a vita e testimone della Shoah, Liliana Segre, ringraziando il grande numero di sindaci che hanno partecipato oggi alla marcia “L’odio non ha futuro” organizzata, a Milano.
“Io ho conosciuto l’odio – ha detto la Segre -, io ho visto come sono diventata un rifiuto della società civile alla quale pensavo di appartenere. Ho sentito le parole dell’odio. E poi ho visto la messa in opera di quell’odio. Stasera da madre guardo tutti i figli con la fascia tricolore e i cittadini venuti qui a gridare ‘basta odio, parliamo d’amore'”.
“Lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera. Guardiamoci da amici. L’odio – ha detto ancora la senatrice a vita – si combatte anche tenendo viva una memoria condivisa delle tragedie che le generazioni passate hanno patito proprio a causa della predicazione dell’odio. E’ nell’oblio della nostra storia che passa il messaggio dell’indifferenza. Stasera non c’è indifferenza, ma c’è un’atmosfera di festa. Cancelliamo tutti insieme le parole ‘odio’ e ‘indifferenza’ e abbracciamoci in una catena umana che trovi empatia e amore nel profondo del nostro essere uomini e donne giusti, forti e liberi nelle loro scelte di vita”.