Prima a Roma e poi a Napoli. E’ il giorno del saluto a Pino Daniele stroncato da un infarto nella notte tra domenica e lunedì. Un doppio funerale anche per mettere fine a tante polemiche tra i fan e la famiglia dell’artista che hanno contraddistinto la giornata di ieri. Le esequie si terranno nella Capitale, alle 12, nel Santuario della Madonna del Divino Amore, in forma pubblica. Alle 19 poi seconda cerimonia a Napoli, sempre in forma pubblica, nella Basilica Reale di San Francesco di Paola, in Piazza Plebiscito.
Nonostante i carabinieri abbiano chiarito che non ci siano state anomalie nei soccorsi il dibattito continua e gli inquirenti vogliono vederci chiaro sui presunti ritardi nei soccorsi. E quindi sarebbe già scattata l’inchiesta. Anche se dalla famiglia era trapelata la notizia che l’artista stesso avrebbe rifiutato l’ambulanza preferendo di recarsi a Roma per essere visitato dai medici che lo avevano in cura da anni. Gli inquirenti vogliono capire che cosa sia successo domenica sera: perché l’artista, anziché attendere l’arrivo dell’ambulanza con il medico e il defibrillatore a bordo nella sua casa di Magliano, abbia improvvisamente deciso di mettersi in auto con Amanda e un suo collaboratore alla volta dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
E chi parlava di un idillio rotto tra l’artista e la sua Napoli è stato smentito dai fatti. Perché ieri sera a Piazza Plebiscito nel flash mob organizzato in suo onore, con un tam tam su Facebook, c’erano 100 mila persone a intonare Napul’è.