A poche ore dalla Cabina di regia, prevista per questa mattina, che darà l’ufficialità alle nuove misure restrittive per il Natale, il premier Mario Draghi (qui il video) ha fatto l’ennesimo appello agli italiani perché continuino a immunizzarsi ed ha anticipato la filosofia delle nuove misure. Dato l’incremento dei nuovi casi fra i bambini in età scolastica sarà avviato uno screening nelle scuole, ma la didattica a distanza (Dad) per tutto il Paese non tornerà: “Faremo di tutto perché questa esperienza non si ripeta”. Il premier, consapevole della sofferenza che le restrizioni hanno provocato tra bambini e ragazzi, è “determinato a difendere la normalità raggiunta, ma per farlo bisogna prendere tutte le precauzioni possibili”.
IL CAMBIO DI PASSO. Molto probabilmente tornerà l’obbligo in tutta Italia di indossare la mascherina anche all’aperto. C’è però una novità importante, il governo potrebbe decidere di imporre l’obbligo della mascherina Ffp2 in alcune situazioni a rischio di grandi assembramenti, come i trasporti pubblici. Al vaglio c’è anche la questione dei tamponi. Ovvero “non è escluso – ha detto Draghi – che si possa introdurre l’obbligo per situazioni a rischio, come feste e discoteche”. Alcuni mesi dopo la seconda dose, ha ricordato Draghi, “la protezione del vaccino comincia a calare più rapidamente di quanto si pensasse e per certi tipi di vaccini anche più rapidamente e serve una barriera ulteriore per il periodo di intermezzo fino alla terza dose: in quel periodo è utile fare il tampone per aumentare la protezione dal virus”.
Di conseguenza la validità della certificazione verde subirà delle modifiche. Ovvero la durata del Green Pass rafforzato tra seconda e terza dose verrà ridotta. In sospeso c’è invece la questione dell’obbligo vaccinale. “Non è stato mai escluso. – ha ribadito Draghi – Valuteremo l’estensione ad altre categorie se i contagi continuano a crescere”. In queste ore intanto la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) ha scattato una fotografia della situazione negli ospedali. La percentuale di ricoveri pediatrici per Covid risulta raddoppiata e in salita del 96 per cento. Sono tutti bambini non vaccinati e tra i piccoli pazienti la metà ha genitori non vaccinati. È quanto emerge dal report.
La rilevazione effettuata in data 21 dicembre riguarda in tutto 21 strutture sanitarie ospedaliere 4 ospedali pediatrici. “Presso l’Istituto Giannina Gaslini nella settimana 14-21 dicembre si è registrato in assoluto il maggior numero di nuovi ricoveri da inizio pandemia”, afferma il Direttore generale Renato Botti. “Anche i nostri dati confermano quanto emerge dagli ospedali sentinella riguardo alla prevalenza dei casi di ricovero nella fascia di età 0-4 anni, e all’elevata percentuale di genitori non vaccinati. Analizzando più nel dettaglio i dati per fascia di età nel territorio ligure e confrontandoli con l’incidenza di tutte le nuove positività riscontrate – prosegue Botti – emerge come l’incidenza di nuovi casi nella fascia di età 0-4 anni abbia nelle ultime settimane ormai superato quella della popolazione generale nel suo complesso, a differenza di quanto in precedenza riscontrato nelle prime tre ondate, che vedevano i bambini piccoli e piccolissimi ‘risparmiati’ in buona misura dal contagio. Nella popolazione 5-18 anni l’incidenza di nuove positività è più che doppia rispetto alla popolazione generale”.
Siamo di fronte a due epidemie: “una che corre e riguarda i no vax che finiscono in rianimazione e sviluppano forme gravi della malattia da Covid; una più lenta che coinvolge i vaccinati, per lo più persone di età avanzata e con gravi patologie pregresse, e che non hanno ancora fatto la terza dose – commenta il Presidente Fiaso Giovanni Migliore – Questo evidenzia ancora di più l’importanza della vaccinazione nella protezione dalla malattia e in particolare l’anticipazione della terza dose per i fragili. Il report degli ospedali sentinella evidenzia come anche i minori possano essere colpiti dal virus e finire in ospedale: per chi ha più di 5 anni è necessario vaccinarsi, per i bambini fino a 4 anni, invece, l’unica protezione che possiamo offrire è quella di chi li circonda e in particolare dei genitori. Vaccinarsi significa proteggere se stessi e proteggere gli altri”.
Per gli adulti il report fotografa poi la crescita dei ricoveri dei non vaccinati ed una diminuzione tra i vaccinati. Sempre secondo quanto emerge dal rapporto, il tasso di crescita dei ricoveri Covid rimane più o meno stabile al 7 per cento ma accelera per quanto riguarda il numero dei no vax, frena in relazione ai pazienti vaccinati. L’incremento dei non vaccinati nei reparti ordinari è del 16,7 per cento mentre diminuiscono del 2 per cento i vaccinati ricoverati.