Nel secondo trimestre del 2019 il Pil nell’area Ocse rallenta e cresce dello 0,5% contro il più 0,6% del trimestre precedente. E’ quanto si legge nelle stime provvisorie pubblicate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Tra le sette principali economie, la crescita del Pil ha subito un marcato rallentamento nel Regno Unito, 0,2% dallo 0,5% del trimestre precedente, e in Germania, 0,1% dallo 0,4%.
Anche la crescita del Pil ha rallentato, ma più moderatamente, negli Stati Uniti e in Giappone, rispettivamente allo 0,5% e allo 0,4%, dallo 0,8% e allo 0,7% nel trimestre precedente e, marginalmente, in Francia e in Italia, allo 0,2% e 0%, rispettivamente, dallo 0,3% allo 0,1%. Anche l’Unione Europea e l’area euro ha registrato un rallentamento nella crescita del Pil, 0,2% rispetto allo 0,5% e allo 0,4%, del trimestre precedente. La crescita del Pil su base annua per l’area Ocse è rallentata marginalmente all’1,6% rispetto all’1,7% del trimestre precedente.
Il segretario generale dell’Ocse, José Angel Gurrìa, impegnato al G7 di Biarritz, ha commentato, intervistato da SkyTg24, anche quanto sta succedendo in Italia, sul piano politico, mostrandosi ottimista: “Ho fiducia nelle istituzioni italiane, sono abbastanza forti e penso che il presidente della Repubblica prenderà la decisione giusta per formare il prossimo governo”. Per il segretario generale dell’Ocse “con i tassi di interesse che rimangono bassi e che saranno anche più bassi, a volte negativi, l’Italia ha margini di manovra per adottare alcuni stimoli fiscali”.