“Di fronte alla disfatta della coalizione occidentale in Afghanistan, abbiamo un dovere civile e morale: aiutare gli afghani che decideranno di rimanere nel loro Paese e coloro che non vorranno sottostare al giogo talebano. Per questo non c’è tempo da perdere, bisogna intensificare gli sforzi diplomatici già avviati dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio”. È quanto affermano in una nota in una nota i deputati e le deputate del MoVimento Cinque Stelle in commissione Esteri in merito alla crisi in Afghanistan (leggi l’articolo).
“Occorre agire in ogni sede internazionale – scrivono ancora i parlamentari M5s -, come Italia e come Unione europea, per chiedere al governo talebano il rispetto dei diritti umani, in particolare di donne e bambini che rischiano di pagare il conto più salato di questo ritorno al passato. Non possiamo restare inermi di fronte al grido di dolore di un intero popolo”.
“Chiediamo in primis – continuano i deputati pentastellati – che l’Europa faccia sentire il proprio peso e agisca al più presto in modo unitario e deciso: azioni bilaterali davanti a uno scenario del genere non produrrebbero alcun risultato. Dall’altro lato, in caso i talebani restino sordi alle richieste della comunità internazionale, occorre un duro isolamento che spinga il neocostituito emirato islamico a scendere a compromessi”.
“Inoltre, da un punto di vista pratico, pensiamo che vadano predisposti dei piani per assicurare sostegno umanitario alle popolazioni afghane. Dopo vent’anni di presenza occidentale e la speranza di un futuro migliore – concludono dal M5S – il ritorno all’oscurantismo talebano è un passo indietro che non avremmo voluto vivere ma che deve responsabilizzare ancora di più il mondo occidentale: l’Europa e il mondo intero devono interessarsi al destino di un popolo che non trova pace. Oggi siamo tutti idealmente afghani”.
Di Maio: l’Occidente rifletta sugli errori commessi.
“Non potremo esimerci, come Occidente, da una riflessione approfondita sugli errori commessi e sulle lezioni da apprendere dall’intervento ventennale in Afghanistan. Ora tuttavia è necessario definire una strategia condivisa. Nella visione italiana, l’approccio europeo dovrebbe articolarsi attorno a cinque priorità”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo al Consiglio Esteri Ue.
“Siamo consapevoli che si incrementerà la domanda di accoglienza di rifugiati e migranti dall’Afghanistan. È perciò – ha aggiunto Di Maio – necessario che l’Ue metta a punto una risposta comune, anche in questo caso in stretto raccordo con i partner della regione, a cui andrà contestualmente assicurato il necessario sostegno”.
Prioritaria in questo momento è “la protezione dei civili” e “la messa in sicurezza degli afghani che hanno collaborato con la comunità internazionale. Al riguardo l’Italia, finché le condizioni lo consentiranno, proseguirà le operazioni di evacuazione di altri connazionali e di cittadini afghani che hanno sostenuto la nostra ambasciata e il nostro contingente militare”. Nei prossimi giorni – aggiunge Di Maio – dovremmo lavorare a un’iniziativa coordinata a livello internazionale per assicurare voli umanitari e far sì che all’emergenza si sostituisca un processo organizzato”.