Ci sarebbe da ridere se non fosse che il tutto è accaduto durante un evento istituzionale e che i due protagonisti sono da una parte il governatore della Campania ed esponente di spicco del Partito democratico, Vincenzo De Luca, e dall’altra un parlamentare della Repubblica (e vicepresidente del M5S), Michele Gubitosa. Ciò nonostante, l’immagine scolpita nella memoria dei presenti è inquietante: il primo che punta il dito contro il secondo.
Show del governatore campano Vincenzo De Luca contro il vicepresidente del M5S Gubitosa durante un evento con il principe di Monaco
Per capire cosa è successo, però, occorre fare un passo indietro. Tutto è accaduto pochi giorni fa a Monteverde, piccolo paesino in provincia di Avellino, alla presenza del Principe Alberto di Monaco, peraltro nel momento in cui le nostre istituzioni stavano accogliendo il sovrano monegasco. Evento d’eccezione dunque. “Rovinato” da un confronto ravvicinato e un durissimo attacco del presidente De Luca al vicepresidente M5S, appena rieletto alla Camera, Gubitosa proprio davanti agli occhi del membro della famiglia reale.
A raccontare l’episodio è stato lo stesso Gubitosa durante la trasmissione “Socrate al caffé” incalzato dalla conduttrice Giovanna di Giorgio. “De Luca – ha detto l’esponente M5S – pur facendo politica da 40 anni, in queste occasioni quando ha al fianco esponenti famosi e importanti, si esalta. Mi sono ritrovato con il governatore che era lì con tutta la sua classe dirigente locale, che improvvisamente, in una sua fase di esaltazione massima, mi vede seduto a ricevere il principe di Monaco in qualità di parlamentare del territorio”, ha continuato il pentastellato.
Che poi ha aggiunto: “Mi si avvicina e davanti a tutti, alza il dito quasi all’altezza del mio volto: all’inizio nessuno lo guardava quindi ha anche un po’ atteso per attirare l’attenzione dei presenti. Pensavo mi volesse dire una cosa importante nel rispetto dei nostri ruoli, mi avvicino per ascoltarlo e lo sento esclamare ‘non sei un uomo, hai messo in mezzo la famiglia in campagna elettorale. Proprio accanto al principe e a tutte le istituzioni.”
A quanto pare, dunque, per De Luca la campagna elettorale o non è finita neanche in occasione di eventi istituzionali oppure – altra ipotesi – i risultati non gli sono andati giù. È quello d’altronde che pensa lo stesso Gubitosa: “Ho risposto al governatore che la campagna elettorale è finita e questi show non sono da fare in quei contesti. Ma oltre a farci divertire tutti con questi atteggiamenti comici, leggo un dato politico dal suo comportamento. Evidentemente non considera suo figlio un parlamentare, ma lo ha candidato davvero in quanto suo figlio. Io ho sempre espresso un giudizio politico, non personale, e di ritenere maggiormente valida una classe dirigente del Centrosinistra diversa dai De Luca, come quella rappresentata per esempio da una figura come Federico Conte. Attaccare politicamente il figlio per lui è un attacco alla famiglia. Ne prendiamo atto. De Luca ha dato così ragione a chi pensa che non abbia fatto politica, ma tutelato solo i propri interessi. Infatti non mi ha detto ‘hai attaccato la mia segreteria, il mio partito’. Mi ha accusato proprio di aver toccato la sua famiglia”, ha rincarato Gubitosa.
In altre parole, il pentastellato non ha mai attaccato, a suo dire, il legame parentale e il classico “tengo famiglia”, ma è entrato nel merito su quanto fatto (o non fatto) da Vincenzo e Piero De Luca. A tirare in ballo la famiglia, dunque, è stato lo stesso “sceriffo”. A cui non resta, a questo punto, il ricordo poco felice di un dito alzato.