Il governo rinvia il parere sul Mes e le opposizioni abbandonano “compatte” la commissione Bilancio della Camera. La capogruppo FdI, Ylenja Lucaselli, riferisce Luigi Marattin di Italia Viva, firmatario di una delle proposte di ratifica, ha preso la parola chiedendo chiarimenti sugli “effetti finanziari della riforma del Mes” e il governo, per voce del sottosegretario Federico Freni si è riservato di rispondere “domani”.
Ma, ricorda Marattin, c’era una “apposita nota del Mef” del 21 giugno, per cui “ho chiesto quali delle domande non trovano risposta nella nota di sei mesi fa”. Si tratta, per le opposizioni, della “ennesima presa in giro”. Una fonte parlamentare della maggioranza ha poi riferito che la ratifica delle modifiche al Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità “non arriverà domani in Aula”.
“Sul Mes governo e maggioranza prendono in giro non solo il Parlamento italiano ma anche 27 Paesi della Ue”
“Sul Mes governo e maggioranza prendono in giro non solo il Parlamento italiano ma anche 27 Paesi della Ue che hanno sottoscritto a tempo debito la riforma” ha affermato il capogruppo di Italia Viva alla Camera, Davide Faraone. “È un comportamento inaccettabile. I continui rinvii alla Camera, sia in Aula, che oggi in Commissione – aggiunge l’esponente di Iv -, attestano la temerarietà di un esecutivo che se ne frega di mettere alla berlina le istituzioni del Paese e l’Europa. Un comportamento, aggiungo, che l’Italia pagherà a caro prezzo a Bruxelles: dove Giorgia Meloni infatti non raccoglie nulla”.
Patuanelli: “A questa maggioranza manca anche il dono della decenza”
“È incredibile che sul Mes una esponente di Fratelli d’Italia faccia domande al sottosegretario dell’economia della Lega, il quale si dice impreparato e chiede di spostare tutta la discussione a domani. Il sottosegretario dice di non avere il dono dell’onniscienza, senza dubbio gli crediamo. Ma forse a questa maggioranza manca anche il dono della decenza” scrive su Facebook il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli.
Silvestri: “Meloni ha mentito sapendo di mentire”
“Si può essere in disaccordo sui problemi e sulle soluzioni, ma non si può accettare la menzogna come strumento di governo, questo è inaccettabile ed è per questo che vogliamo che Meloni risponda delle falsità che ha detto. È venuta in Parlamento e ha mentito sapendo di mentire” ha detto, invece, il capogruppo M5S alla Camera, Francesco Silvestri.