“Oggi non c’è niente da festeggiare, questo ponte non avrebbe dovuto essere ricostruito, avrebbe semplicemente dovuto essere manutenuto da chi invece ha continuato a incassare soldi dei pedaggi e se n’è bellamente fottuto di fare quello che doveva fare per contratto”. E’ quanto ha detto l’ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, incontrando, a Genova, alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle.
“Alle 11.36 del 14 agosto 2018 – scrive il Movimento sul Blog delle Stelle – l’Italia si è fermata davanti al crollo di Ponte Morandi a Genova, che ha travolto e ucciso 43 persone. Un dolore lancinante, una ferita profonda e ancora aperta. L’infrastruttura nata per unire ha separato per sempre quelle persone dai loro cari. Il Movimento 5 Stelle, con l’impegno dei portavoce liguri in primis e dell’ex ministro Toninelli, da subito ha iniziato a lavorare per far rialzare Genova e portare sollievo ai genovesi. Immediatamente abbiamo detto che chi con una cattiva gestione crea le condizioni per una tragedia di tali dimensioni non può essere ‘custode’ delle nostre autostrade”.
“Davanti al nuovo viadotto che oggi viene inaugurato – aggiungono dal M5S – non c’è alcunché da festeggiare, ma possiamo tracciare un bilancio di questi due anni di duro lavoro. Due anni in cui abbiamo messo mano al sistema delle concessioni, abbiamo ripreso le redini dei controlli e della sicurezza, abbiamo approvato e poi messo in campo misure importanti per Genova e per i genovesi. I portavoce liguri del MoVimento, l’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e oggi il sottosegretario Roberto Traversi e il viceministro Giancarlo Cancelleri hanno seguito da vicino ogni passaggio di questo delicato percorso, fronteggiando le troppe e pericolose carenze di un sistema che ha privilegiato il profitto a discapito della manutenzione e della sicurezza della circolazione”.