Abbiamo imparato a conoscerlo bene, Angelino Alfano. Proprio dalle pagine di questo giornale, ai tempi della sua guida al ministero degli Interni, avevamo svelato (beccandoci una minaccia di querela) i tanti incarichi e consulenze elargiti dal leader Ncd. E, come spesso accade in questi casi, nel momento in cui si cambia di dicastero, la “politica” resta sempre la stessa. E così, da quando Alfano è emigrato dal Viminale alla Farnesina, ha pensato bene di circondarsi di persone fidate: amici, trombati ed compagni di partito. A cominciare dalla sua storica assistente, Danila Subranni che, dopo essere stata suo braccio destro al ministero dell’Interno, si ritrova ad avere lo stesso incarico di punta anche agli Esteri. Con una differenza, però, non di poco conto. Facendo un raffronto dai documenti ufficiali rinvenibili sui siti ministeriali, infatti, emerge come la Subranni, che all’Interno percepiva 120mila euro annui, ora prenderà 150mila euro tondi. Insomma, il passaggio di ministero è valso alla Subranni un “più 30mila euro”.
Tutti gli altri – Ma non è questa l’unica chicca che emerge scartabellando i curricula dei tanti consulenti del ministro Alfano. Impossibile non parlare, ad esempio, di Jessica Palmira De Napoli. A novembre era entrata al Viminale per una non meglio precisata “collaborazione nell’Ufficio Stampa e Comunicazione”. Ora, manco a dirlo, la ritroviamo alla Farnesina come “Addetta alla segreteria e compiti di traduzione in inglese della corrispondenza della Segreteria particolare del Ministro”. Spettacolare che alla Farnesina ci sia bisogno di una consulenza (da 41.600 euro annui!) per tradurre. Per inciso: la De Napoli, dopo aver esordito in politica come assistente di Roberta Angelilli (oggi in Ncd, esattamente come il marito, il senatore Andrea Augello), ha provato anche a lanciarsi al Campidoglio, correndo con Alfio Marchini (non a caso appoggiato da Ncd). Peccato sia riuscita a collezionare complessivamente solo 2.234 voti. Buoni però – si vede – per arrivare alla Farnesina.
Finita qui? Certo che no. Perché, ad esempio, a occuparsi di “gestione e monitoraggio dei social media e sito web” c’è Giuseppe Fidenza, fino al 2014 addetto comunicazione del Popolo della Libertà. Dall’Interno arriva anche la dottoressa Maria Adriana Pancamo, che si occuperà, per 65mila euro annui, della “organizzazione di eventi istituzionali”. Storico assistente di Alfano (prima in Sicilia, poi nel Pdl, Viminale e infine agli Esteri) è Roberto Rametta: prenderà 86mila euro per essere “consigliere del ministro per le questioni territoriali ed i rapporti con gli Enti locali”. Ma, ovviamente, quello partitico non è l’unico canale tramite il quale si può maturare l’esperienza per arrivare alla Farnesina. E così troviamo anche Andrea Spiri che si occuperà invece di “tematiche strategiche e culturali” (alla Farnesina?). Ebbene, Spiri è stato storico responsabile (dal 2003 al 2014) delle attività culturali della Fondazione Bettino Craxi, diretta oggi dalla figlia Stefania. Insomma, un mare magnum di consulenze. Che alla fine non possono non costar caro. Secondo i dati degli Esteri, il costo del “personale estraneo alla pubblica amministrazione” nel primo trimestre 2017, sarà pari a 338mila euro. Oltre 110mila euro ogni mese. Non male.
Tw: @CarmineGazzanni