Il 30 settembre scadono gli aiuti in bolletta attualmente in vigore. Il governo ha prorogato per tre mesi, a fine giugno, le misure a sostegno di famiglie e imprese, a partire dall’azzeramento degli oneri generali sul gas, dal taglio dell’Iva su gas e teleriscaldamento portando l’aliquota al 5%, e dal potenziamento del bonus sociale.
Il bonus sociale resterà fino a fine anno con i seguenti paletti: potranno accedere le famiglie con Isee fino a 15mila euro e quelle con Isee fino a 30mila euro in caso di almeno quattro figli a carico. Ma che fine faranno le altre misure a sostegno dei cittadini a ottobre?
Che fine faranno gli aiuti in bolletta a ottobre
In caso di mancato rinnovo delle misure attualmente in vigore le bollette diventerebbero decisamente più pesanti, con il ritorno degli oneri di sistema e della tradizionale aliquota Iva. Per il momento il governo non ha ancora valutato il da farsi, ritenendo poco prioritario il tema.
In particolare l’esecutivo conta su un prezzo non troppo alto, che permetterebbe di eliminare ogni misura di sostegno. In realtà i prezzi sono ancora elevati e non c’è stata una chiara discesa da fine giugno. La speranza della maggioranza è che non ci sia una risalita ulteriore per eliminare tutti gli aiuti e racimolare soldi in vista della manovra. Anche se questo vorrà dire bollette più alte per le famiglie.
In caso di risalita dei prezzi, invece, l’ipotesi più probabile è di tornare a quel bonus riscaldamento che era stato pensato qualche mese fa: da ottobre partirebbe un contributo erogato in quota fissa, senza distinzioni di reddito, e uno differenziato in base alle zone climatiche, quindi più alto dove fa più freddo.
Inizialmente la dote fissata per questa misura era pari a un miliardo di euro, ma 130 milioni sono già stati destinati ad altro, ovvero agli aiuti per gli alluvionati dell’Emilia-Romagna. Il fondo, quindi, è già meno ricco. Se mai si applicherà, considerando che il governo sembra intenzionato a usare in altro modo quei soldi.