Il generale Roberto Vannacci, neo eurodeputato della Lega, secondo quanto scrive oggi il Fatto Quotidiano, è indagato a Roma per falso in atto pubblico. L’alto ufficiale, autore del discuso libro “Il mondo al contrario”, era stato già messo sotto inchiesta dalla procura militare della Capitale per truffa e dai pm romani anche per istigazione all’odio razziale.
L’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci avrebbe percepito indebitamente rimborsi quando era in servizio a Mosca
Questa volta Vannacci è finito nel mirino del magistrati di piazzale Clodio per l’incarico, ricoperto tra il febbraio 2021 e maggio 2022, in qualità di rappresentante della Difesa in Russia. In questo caso, sempre secondo quanto scrive il Fatto, il generale avrebbe percepito indebitamenti un’indennità di servizio per i familiari in quanto la moglie e la figlia non erano a Mosca in quel periodo.
A Vannacci i pm di Roma contestano, inoltre, di aver percepito rimborsi per cene ed eventi che non sarebbero mai avvenuti. Dalle indagini, coordinate dal pm Antonio Clemente, emerge, inoltre, anche di una Bmw utilizzata illecitamente dall’ufficiale dell’Esercito.
Il legale: “Accuse infondate e fatti sono già chiariti”
“Non abbiamo notizia formale della chiusura dell’inchiesta amministrativa militare, ma possiamo affermare che le accuse a suo tempo apparse sulla stampa erano infondate e che i fatti sono stati già chiariti con il ministero nel corso dell’interlocuzione amministrativa” ha commentato Giorgio Carta, legale dell’avvocato di Vannacci.