L’estate è alle porte ed attualmente sono 40 milioni gli italiani in zona bianca, quella con minori restrizioni. A Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo si sono aggiunte Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e provincia autonoma di Trento e diventano, così, 13 le regioni nella fascia più bassa di rischio Covid, con regole meno rigide e niente coprifuoco.
LE REGOLE. Zona bianca, quindi, per circa due terzi degli italiani. A restare in zona gialla, oramai, sono rimaste pochissime regioni. Secondo i dati attuali il 21 giugno, giorno in cui si eliminerà definitivamente il coprifuoco, dovrebbero passare in zona bianca anche Sicilia, Marche, Toscana, Calabria, Basilicata, Campania e la provincia autonoma di Bolzano. La Valle d’Aosta dovrà aspettare il 28 giugno per poter raggiungere l’ambito traguardo. A quel punto tutta l’Italia si tingerà, finalmente, tutta di bianco. Ma cosa è possibile fare? Le restrizioni nella zona più ambita sono al minimo ma bisogna comunque continuare ad osservare le regole minime di prevenzione: indossare le mascherine, rispettare le distanze interpersonali e lavare spesso le mani.
Sì, LO VOGLIO. Via libera a matrimoni e feste, ma con il green pass. Regole, dunque, meno vincolanti per i ristoranti: nessun limite alle presenze al tavolo all’aperto, 6 commensali se il locale è al chiuso. I locali pubblici potranno osservare orari liberi. Se nella zona gialla c’è ancora il coprifuoco dalle 24 alle 5, per chi si trova in fascia bianca il coprifuoco viene abolito immediatamente. Ciò vuol dire che non è più necessario rientrare a casa entro una certa ora: ci si può insomma spostare senza limiti di orario. In questa zona i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari.
CENA CON AMICI. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Le nuove regole sebbene prevedano che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli ricordano che tra i commensali deve esserci comunque il distanziamento di un metro, mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi.
NIENTE SBALLO. Il Dpcm del 2 marzo scorso che definisce le misure per la zona bianca afferma che “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso”. Di fatto dunque, le discoteche potranno aprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, mentre resta vietato ballare in pista. La prossima batttaglia degli “aperturisti” è pronta.