Il Guardasigilli Nordio è stato smentito, sui costi delle intercettazioni, dal presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, intervenuto in audizione in Commissione Giustizia al Senato.
Nordio vuole limitare le intercettazioni per i costi troppo alti
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso del question time alla Camera, si era espresso contro le intercettazioni per i “costi esorbitanti e disomogenei sul territorio nazionale” e un pagamento “che sfugge a ogni forma di controllo: ogni pm ne dispone quanto vuole. Stiamo costituendo tavoli di lavoro per lo meno per rendere omogenee le liquidazioni. E il mio auspicio è che venga affidato agli uffici giudiziari un budget che non possa essere superato annualmente”.
Il ministro della Giustizia aveva specificato di non parlare “dei reati come mafia e terrorismo, ogni volta che si tocca questo argomento si viene accusati di favorire la mafia, per cui lo ripeto ancora, in questi casi la disciplina resterà inalterata”.
“Non soltanto le intercettazioni sono spesso risultate fallaci e ingannevoli – ha aggiunto Nordio – ma dopo la riforma Orlando gli episodi si sono verificati nuovamente, come in Veneto pochi giorni fa quando sono stati esposti al pubblico ludibrio diversi soggetti non indagati. L’auspicio è che vengono limitati i costi delle intercettazioni attraverso l’omogeneizzazione delle parcelle richieste dalle aziende che le effettuano e che venga affidato a ogni ufficio giudiziario un budget da non superare per la gestione di questo tipo di indagini”.
Il presidente dell’Anm Santalucia smentisce il ministro
Sui costi delle intercettazioni, menzionati alla Camera dal ministro Nordio, è arrivata oggi una secca smentita dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati. “Si guarda a questi costi – ha detto Santalucia in audizione in Commissione Giustizia al Senato – senza guardare alla capacità dell’Amministrazione di recuperare le spese processuali, capacità che è irrisoria, si aggira intorno al 3-4%”.
Il presidente dell’Anm ha sottolineato, poi, che i costi per le intercettazioni “possono apparire molti importanti”, ma il tema “sarebbe ridimensionato” di fronte a quello del mancato recupero di spese processuali.
“Le intercettazioni – ha detto ancora Santalucia – sono importantissime per accertare reati di criminalità economica. Se venissero depotenziate anche la capacità di confisca dei patrimoni illeciti verrebbe depressa. Non credo che si possa diminuire ulteriormente l’area dei reati per i quali sono possibili le intercettazioni non è una priorità ,specie quando si tratta di contrastare un crimine che ha nell’omertà il suo terreno di coltura”.
Inoltre, Santalucia ha lanciato un allarme davanti alla Commissione Giustizia del Senato: “Se si disincentiva la collaborazione”, ha detto il numero uno dell’Anm riferendosi alla scelta di eliminare i reati contro la pubblica amministrazione dal catalogo del 4 bis (quello che limita l’accesso ai benefici penitenziari per chi non collabora), e “si diminuisce la capacità investigativa”, eliminando le intercettazioni, “su quel versante saremo scoperti”.