Le 8 totali sul Rosatellum bis, la legge elettorale che porta il nome del capogruppo del Pd, Ettore Rosato, approvata la settimana scorsa in via definitiva, non sono che la punta dell’iceberg. Oltre che per il record di cambi di casacca, questa legislatura sarà ricordata anche per l’uso sfrenato – quindi sarebbe meglio dire l’abuso – dei voti di fiducia. Proprio così.
In questo senso, il “Governo fotocopia” di Paolo Gentiloni non ha voluto essere da meno. Dal giorno del suo insediamento (12 dicembre 2016), l’Esecutivo dell’ex ministro degli Esteri ha usato questo strumento 27 volte, poco meno di 3 al mese. Aggiungendo i due precedenti Governi di questa legislatura, quelli di Enrico Letta e Matteo Renzi, il totale, ha calcolato Openpolis, è di 103 fiducie. Nella precedente erano state 97. Sempre peggio, insomma.
“Il dato forse più significativo però – ha fatto notare l’osservatorio civico della politica italiana – riguarda il rapporto fra le leggi approvate e i voti di fiducia. Considerando le 46 leggi pubblicate in Gazzetta Ufficiale e i 27 voti di fiducia, il rapporto per il Governo Gentiloni è attualmente al 58,70%, il dato più alto fra gli ultimi 5 esecutivi. Questo dato ovviamente include norme, come appunto il Rosatellum, per cui i voti sono stati addirittura 8”. E potrebbe non essere finita qui.