L’Europa, nonostante si trovi a fronteggiare la peggior crisi finanziaria del secolo causata dai dazi dell’“alleato” americano, non rinuncia ai suoi piani belligeranti da miliardi di euro per combattere accanto all’Ucraina il comune nemico Vladimir Putin.
Ue al lavoro sul fondo per comprare altri armamenti
I ministri delle Finanze dell’Unione europea discuteranno infatti il 12 aprile della creazione del Meccanismo europeo di difesa (Edm), un fondo intergovernativo congiunto per acquistare e possedere attrezzature militari. Secondo quanto si apprende da varie fonti di stampa, il piano, elaborato dal centro studi belga Bruegel su incarico della presidenza polacca del Consiglio Ue, mira a garantire ampi finanziamenti alla difesa senza aggravare il debito pubblico, un tema sensibile per molti Stati membri.
Il fondo sarà ufficialmente discusso il 12 aprile in occasione di una riunione informale dei ministri delle Finanze dell’Ue che si terrà a Varsavia. All’incontro potrebbero partecipare anche Paesi non membri dell’Unione come Regno Unito, Ucraina e Norvegia. Nelle intenzioni della Polonia, l’Edm si affiancherebbe alle misure già annunciate, come l’aumento della spesa militare fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni e il ricorso a finanziamenti comuni per progetti strategici. Il fondo potrà emettere prestiti e accedere ai mercati dei capitali, promuovendo la creazione di un mercato unico europeo della difesa.
Il summit Ucraina-Francia-Gb per il contingente da mandare a Kiev
Intanto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo ministro della Difesa Rustem Umerov hanno incontrato i capi di Stato maggiore di Regno Unito e Francia: “Stiamo lavorando per garantire la sicurezza in Ucraina e per stabilire garanzie di sicurezza affidabili. Ci sono progressi tangibili e dettagli iniziali su come potrebbe essere schierato un contingente di sicurezza dei nostri partner”, ha scritto Zelensky sui social. “Sono grato a tutti i Paesi che ci sostengono in questo sforzo e al Regno Unito e alla Francia per la loro leadership. È proprio questo tipo di lavoro congiunto, con tutti concentrati su un risultato forte, che ci aiuta ad avvicinarci a una pace duratura e duratura in Ucraina”, ha concluso Zelensky.
Poi Zelensky batte cassa sui sistemi di difesa aerea
Poi il presidente ucraino ha fatto sapere che l’Ucraina è in grado di produrre in autonomia i sistemi di difesa aerea per proteggere il territorio nazionale, ma ha ancora bisogno del sostegno dei Paesi alleati. Ha chiesto nuovi fondi, in parole povere. “Dobbiamo rafforzare la nostra difesa aerea, questa è una realtà oggettiva”, ha spiegato, “e tutti gli accordi che sono stati raggiunti con i partner, ma non sono stati implementati, devono essere attivati. I Patriots, che ora sono semplicemente immagazzinati da qualche parte, dovrebbero davvero proteggere le vite”, ha affermato Zelensky.
“Producete di più”
In quest’ottica, Zelensky ha esortato i Paesi alleati in Europa e negli Stati Uniti a essere molto più attivi nella produzione di sistemi di difesa aerea e missili destinati a Kiev. “Noi in Ucraina possiamo garantire tale produzione e abbiamo bisogno di decisioni politiche appropriate. La localizzazione della produzione, le licenze appropriate sono ciò che aiuterà non solo noi, ma anche tutti i partner che vogliono sicurezza, non guerra”, ha spiegato Zelensky.
“Ogni attacco russo è un promemoria per i partner: dobbiamo finalmente fare ciò su cui abbiamo concordato. Ho incaricato il ministro della Difesa e il ministro degli Affari esteri di intensificare i contatti con i partner su questa questione”, ha concluso.
E von der Leyen coopta anche la Norvegia nella corsa alle armi
E da Oslo, dove era in visita ufficiale, Ursula von der Leyen ha annunciato ieri che la Norvegia potrà partecipare al programma di prestiti da 150 miliardi destinati all’approvvigionamento congiunto di armi. E “l’industria del Paese sarà trattata come le industrie dell’Ue in Ucraina”, ha aggiunto la presidente della Commissione.