Il maltempo in Italia centrosettentrionale non si placa: a Bologna, sono stati segnalati allagamenti e treni in ritardo fino a 150 minuti. Forti grandinate sono state denunciate sui social a Rimini. A Firenze, invece, i nubifragi hanno distrutto vigneti e uliveti.
Maltempo in Italia centrosettentrionale: a Bologna, treni in ritardo fino a 150 minuti
Non si ferma il maltempo in Italia centrosettentrionale. A partire dalla giornata di giovedì 18 agosto, violenti nubifragi si sono concentrati sulle regioni del Centro e del Nord. Tra le aree più colpite, la bassa modenese e la provincia di Ferrara (in particolare nella zona di Bondeno) in Emilia-Romagna e la Toscana. L’instabilità climatica non si è placata nella giornata di venerdì 19.
In Emilia-Romagna, infatti, continuano a susseguirsi violente bombe d’acqua a Ferrara che stanno provocando allagamenti nelle campagne di Massa Lombarda, distruggendo i frutteti ne faentino e rendendo inagibili i sottopassi nella zona di Reno-Galliera.
Molti disagi, poi, anche per i pendolari e per chi ha necessità di viaggiare in treno. Le perturbazioni stanno creando problemi alla circolazione ferroviaria, fortemente rallentata nel nodo di Bologna per un guasto ai sistemi di gestione della circolazione causato dalle scariche elettriche che stanno accompagnando il maltempo. La stazione di Santa Viola, infatti, è stata raggiunta dalla tempesta intorno alle 08:00. A causa del guasto, secondo quanto riferito da Rfi, i treni dell’Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno registrato ritardi fino a 150 minuti. Trenitalia, invece, ha rivelato che i treni InterCity e Alta Velocità che sono rimasti coinvolti in modo diretto sono 22 e hanno registrato un aumento del tempo di percorrenza superiore ai 60 minuti. In seguito all’intervento dei tecnici, tuttavia, il traffico ferroviario è gradualmente ripreso a partire dalle 12:20, consentendo alla circolazione di regolarizzarsi sulle tratte Milano-Bologna Av, Bologna-Verona convenzionale e Bologna-Piacenza convenzionale.
Grandinate a Rimini e coltivazioni distrutte
Intanto, sui social, si sono moltiplicate le testimonianze degli abitanti che hanno scritto di grandinate con “chicchi grossi come palline da ping pong”, “come uova”, “come noci”, “come nocciole” caduto in Emilia Romagna.
Nella notte, infatti, si sono susseguiti temporali di forte intensità. Forti grandinati e temporali anche nella zona di Riminicon danni alle auto e allagamenti. A Rimini, ad esempio, sono caduti 62 mm di pioggia, a Riccione 53 mm e a Gabicce 35 mm.
Nel Riminese, il nubifragio si è abbattuto sulla provincia intorno alla mezzanotte ed è stato accompagnato da lampi e tuoni. La perturbazione proveniva da sud ovest e ha portato intense piogge prima sulle colline e poi sulla costa.
In località Montescudo-Montecolombo, la grandine ha danneggiato le coltivazioni e le piante di ulivo. “Spaventosa la dimensione dei chicchi di grandine a Bellaria Igea Marina”, hanno scritto sui social sulla pagina di Emilia-Romagna Meteo. I filari di nettarine pronte al raccolto, in prossimità di Pada di Faenza, sono stati spazzati via dal vento.
Maltempo in Italia centrosettentrionale: la situazione in Toscana
La situazione non è migliore in Toscana. Nell’imponente e glorioso giardino di Boboli a Firenze, ad esempio, il vento ha sradicato alberi ottocenteschi mentre famiglie di api sono disperse sulla montagna massetana. Distrutti dal maltempo anche vigneti a coltura di uva pregiate e uliveti. Parte del patrimonio agroalimentare e del paesaggio toscano sono stati devastati da nubifragi e bufere.
In provincia di Massa Carrara, Coldiretti ha segnalato che “le forti raffiche di vento unite alla fortissima pioggia hanno provocato danni a tutte le principali coltivazioni. Dalla viticoltura del Candia con interi filari di grappoli ‘strappati’, dalle viti ormai pronte per essere vendemmiate all’olivicoltura e alla frutticoltura con il mix di pioggia e vento che ha scaraventato a terra le olive compromettendo la prossima annata già colpita dalla siccità così come i frutti di stagione in particolare pesche, mele e pere. Interminabile la lista di orti devastati dalla tromba d’aria. Disperse decine di famiglie di api sulle montagne di Massa mentre non si contano i rami degli alberi da frutto spezzati. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno serre, diverse quelle scoperchiate, i tetti dei ricoveri attrezzi e gli agriturismi che ospitano in questi giorni molti turisti”.