In Ucraina il vento dell’indipendenza torna a soffiare. E con forza.
Nel paese la rivolta dei filorussi si è allargata a est.
I manifestanti favorevoli al ritorno nella “grande madre Russia”, dopo le occupazioni nel week end di alcuni edifici nelle città dell’Ucraina orientale Donetsk, Luhansk e Kharkiv, hanno occupato il principale edificio dell’amministrazione a Donetsk, proclamando la creazione di una “Repubblica popolare” indipendente dal controllo di Kiev.
La decisione è stata annunciata da un portavoce dei manifestanti chiusi nel palazzo. Immagini postate su Youtube mostrano un uomo che, in russo, annuncia dal podio alla folla l’istituzione della nuova entità statale.
Il portavoce del governo tedesco si è detto “molto preoccupato” per la situazione nell’Ucraina orientale.
Mentre Vladimir Putin, partecipando ad una riunione dei vertici dei servizi segreti russi, ha detto: “Non permetteremo mai che in Russia le ong siano usate per scopi distruttivi, come è successo in Ucraina”.
Intanto l’ex ‘pasionaria’ Iulia Timoshenko ha annunciato di essere in partenza proprio per la città mineraria.
La Timoshenko sospetta che i rivoltosi filorussi siano manovrati dai servizi segreti di Putin e chiede alle autorità di Kiev di adottare “misure efficaci”.