Il Nobel per la Pace è stato assegnato all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo che si batte contro la proliferazione delle armi nucleari. Ad annunciarlo è stato il Comitato per il Nobel norvegese da Oslo, affermando che la scelta “di assegnare il premio Nobel per la Pace all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo”, quest’ultima composta dai sopravvissuti alle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha, serve a premiare “i suoi sforzi volti a realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate”.
L’organizzazione ha membri in tutte le prefetture giapponesi, rappresentando così quasi tutti gli Hibakusha organizzati. I suoi funzionari e membri sono tutti Hibakusha. Il numero totale dei sopravvissuti agli attacchi nucleari che vivono in Giappone è di 174.080, al marzo 2016. A questi si aggiungono le diverse migliaia di altri Hibakusha che vivono in Corea e in altre parti del mondo al di fuori del Giappone.
Nei giorni scorsi era iniziato il solito toto-nomi in cui venivano dati per favoriti il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e l’attivista ambientalista Greta Thunberg. Tra la rosa di nomi, almeno secondo le indiscrezioni, c’era anche la Corte Internazionale di Giustizia con sede all’Aja, che aveva ordinato a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio nella Striscia di Gaza e l’Agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) guidata da Philippe Lazzarini.