Il ministro, nonché cognato della premier, Francesco Lollobrigida, non tradisce mai. E dal meeting di Rimini regala l’ultima sua perla di saggezza sul dibattito che sta infiammando l’agosto della maggioranza, ovvero quello sulle regole per la cittadinanza italiana.
Lollobrigida, per giustificare il muro di Fratelli d’Italia (e della Lega) alla richiesta di Forza Italia di modificare quelle stesse regole, dice che per diventare cittadini italiani ci vuole amore.
Lollobrigida e le teorie sull’amore per avere la cittadinanza
“Durante l’Impero romano non si diventava cittadini romani d’emblée, ma per amore, per quello che rappresentava Roma all’epoca. Noi crediamo che uno possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male. Si diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei Paesi del mondo”, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura.
Dunque le regole attuali vanno bene così come sono: “Crediamo che le regole che esistono – ha concluso – siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri senza dover fare delle scelte che invece possono pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”.
Guerra a colpi di video e programmi
Perle di Lollobrigida a parte, lo scontro in maggioranza rimane con gli azzurri di Antonio Tajani che insistono: il tema non spacca il governo, l’esecutivo non ha nulla da temere (checché ne dica la Lega), ma la questione – dicono – va posta.
E a Fratelli d’Italia e alla Lega, che vanno ripetendo che la riforma della cittadinanza non solo non è una priorità ma non compare nell’agenda di governo, Forza Italia replica rispolverando il programma del centrodestra per le politiche del 2022.
“‘Favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari’ e ‘Flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale’: entrambi sono punti presenti nel programma del centrodestra di governo. Lo ius scholae rappresenta lo strumento per mantenere queste promesse nei confronti degli elettori”: è quanto si legge sui profili social di Forza Italia.
Nel post viene aggiunta un’immagine dei due punti del programma citati. Si trovano nei capitoli 6 e 9 del documento, rispettivamente sotto il titolo “Sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale” e “Stato sociale e sostegno ai bisognosi”.
E non è finita. A distanza di 24 ore, Forza Italia controbatte alla Lega pubblicando un altro video di Silvio Berlusconi ma stavolta a favore dello ius scholae.
Il filmato è stato pubblicato sul profilo X del partito azzurro con l’invito: “Ascoltate le parole del Presidente Silvio Berlusconi sullo ius scholae. Lui era favorevole a concedere la cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia che avessero completato la scuola dell’obbligo, Forza Italia continua coerentemente a esserlo”.
Peraltro, sulla concessione della cittadinanza dopo la scuola dell’obbligo era, qualche anno fa, favorevole anche Giorgia Meloni.
Cittadinanza, opposizioni pronte a discutere con Forza Italia
I partiti di opposizione, dal Pd al M5S passando per Verdi-Sinistra, sono ovviamente galvanizzati dall’apertura degli azzurri ma non tutti ci credono fino in fondo. “Ai gruppi parlamentari diciamo: concordiamo una legge e approviamo lo ius scholae con chi ci sta”, dichiara il deputato di AVS, Angelo Bonelli.
Sullo ius scholae “se Forza Italia vorrà fare sul serio, ci può essere una maggioranza persino parlamentare, trasversale”, dice il presidente del Pd, Stefano Bonaccini.
“Non credo che Forza Italia sia pronta a votare insieme alle opposizioni una vera riforma sulla cittadinanza”, frena gli entusiasmi, Riccardo Magi, segretario di +Europa.