Sala risponde a Salvini sulla sua proposta di costruire una centrale nucleare a Milano nei prossimi anni. La replica del primo cittadino milanese è stata netta e decisa, così come quella di altri leader politici.
Sala dice No al nucleare a Milano proposto da Salvini
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha replicato alla proposta di Matteo Salvini di realizzare una centrale nucleare a Milano nei prossimi anni. “No e per una serie di motivi – ha commentato a margine dell’inaugurazione della nuova sede di un centro sanitario -. Non voglio essere ideologicamente contrario. Però si devono trovare delle vie di equilibrio”. Quella di Salvini “non so se è una battuta o lo dice davvero, è chiaro che non è certamente nei nostri programmi – ha concluso – Non gli ho parlato, quando ci siamo visti non me ne ha fatto cenno”.
Mentre il deputato Pd milanese Franco Mirabelli ha definito assurda la proposta di Salvini: “Sarebbe importante che il ministro delle infrastrutture, che non ha alcuna competenza in materia energetica, facesse il proprio lavoro. Se Salvini vuole occuparsi di Milano lo faccia mettendo in campo politiche concrete sulla casa”. Mentre leader di Azione Carlo Calenda ha risposto così: “personalmente dubito della capacità di Salvini di far costruire una strada sterrata entro il 2050, ma l’Italia ha bisogno del nucleare se vuole raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni”.
Salvini e l’annuncio sulla centrale a Milano
Tuttavia, per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti la centrale nucleare può arrivare presto e, magari, nella sua città: Milano. “Da milanese la prima centrale la vorrei a Milano. Lo vorrei un reattore di ultima generazione nella mia città”, così ha dichiarato nelle scorse ore il vicepremier. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture vorrebbe un reattore di ultima generazione perché si dice convinto “che sia energia pulita, sicura e costante. L’ho detto due/tre anni fa: la prima centrale la vorrei a Milano. Apriti cielo. Io lancio un segnale politico, è facile dire sì al nucleare ma nella provincia affianco”.