Nitto Palma: “De Girolamo in Forza Italia?

di Vittorio Pezzuto

Nei confronti di Nunzia De Girolamo, Forza Italia ha sempre fatto professione di garantismo. «Abbiamo soltanto sostenuto che il fatto di sottoporre una persona a un’indagine non è di per sé sufficiente a escluderla dalla vita politica» conferma Nitto Palma, ex Guardasigilli e attuale presidente della Commissione Giustizia al Senato. «Una posizione radicalmente diversa da quanti ritengono che per le dimissioni sia sufficiente uno stormir di fronda giudiziaria. Anche perché spesso, molti anni dopo, ci si trova di fronte ad assoluzioni. Come quella stabilita ora per l’ex ministro Claudio Scajola».
Però così non avete appiattito sul piano giudiziario una vicenda che è essenzialmente politica?
«Il caso De Girolamo appartiene a lei, al Nuovo centrodestra e al governo».
Ma riguarda comportamenti tenuti quando era una deputata del Pdl…
«Certo che sì».
Perché vede, si è avuta l’impressione da parte vostra di una sorta di solidarietà di casta nei confronti di chi ha avuto solo la sfortuna di essere ‘beccato’ a fare politica come tanti altri suoi colleghi…
«Guardi, noi non abbiamo chiesto la sua sfiducia né abbiamo mai preannunciato il nostro voto sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle. Abbiamo preferito non entrare nel merito della vicenda, limitandoci ad ascoltare le sue dichiarazioni in aula. Comunque credo che il “Così fan tutti” non possa essere una giustificazione per i comportamenti pubblici e privati che ciascuno di noi tiene nella propria vita e che peraltro devono sempre informarsi ai principi della correttezza e della lealtà».
L’ormai ex ministro ha preferito passare al contrattacco sul piano legale, dando mandato ai suoi avvocati di predisporre un esposto da inviare alla magistratura di Benevento e al Garante per la Privacy. E anche molti esponenti del suo partito hanno protestato contro l’uso fraudolento di quelle registrazioni. Peccato che la giurisprudenza costante e pacifica della Corte di Cassazione abbia da tempo stabilito come tale tipo di attività sia del tutto legittima e utilizzabile come prova purché la registrazione sia di un interlocutore partecipante alla conversazione.
«In effetti sulla loro legittimità non c’è nulla da dire. Chi ha fatto tali obiezioni o non conosce la giurisprudenza oppure fa un discorso de iure condendo. Tenga presente che quelle registrazioni alla fine dei giochi sono semplicemente un supporto alle dichiarazioni di Pisapia. Purtroppo la tecnologia attuale espone ciascuno al rischio di essere registrato. Detto questo, parlare di tali aspetti mi sembra un volersi concentrare su un dettaglio invece che sul problema principale che riguarda tutti: l’uso eccessivo della pratica delle intercettazioni da parte dell’autorità giudiziaria, la loro illegale fuoriuscita sui giornali quando sono ancora coperte dal segreto istruttorio, la pubblicazione di dialoghi che hanno a che fare con la sfera privata e che coinvolgono persone estranee all’inchieste. Sono questi i veri problemi che dobbiamo risolvere».
Lo dica al ministro Cancellieri e ai suoi amici di Forza Italia.
«Capita che in politica c’è chi parli tanto (magari senza conoscere troppo l’argomento) e chi parli poco…».
Le porte di Forza Italia sono davvero aperte a Nunzia De Girolamo?
«Berlusconi ha ripetuto più volte che non avrebbe problemi a riaccogliere chi intende tornare sui suoi passi. È un’eventualità che però mi fa subito venire in mente la battuta “Gente che viene, gente che va” pronunciata nel film Grand Hotel tratto dall’omonimo romanzo di Vicki Baum. Se avessi deciso di andare con il Nuovo centrodestra per una scelta politica di fondo molto seria (non condividendo la linea di Forza Italia, che però guarda caso nel frattempo non è cambiata) non ritornerei mai sui miei passi. Deciderei piuttosto di chiudere la mia stagione politica».
A proposito, è così scontato che dobbiate andare a un accordo elettorale con Ncd?
«Dipende ovviamente dal sistema elettorale: se richiederà delle coalizioni allora sarà importante riunire tutti coloro che militano nel centrodestra».
Messa così sembra però più un’operazione meccanica che non un progetto politico convincente. In politica non dovrebbero contare anche i sentimenti, le passioni?
«Nel momento in cui Berlusconi dovesse dare l’ok a una scelta del genere, il problema politico sarebbe risolto. Quanto al resto, siamo riusciti a comporre un governo con l’antagonista degli ultimi vent’anni: vuole che non si riesca a rimettersi insieme con quanti pochi mesi or sono hanno fatto scelte diverse dalle nostre?».