Più di 50 persone sono rimaste uccise in un attacco lanciato martedì scorso dai jihadisti di Boko Haram contro una missione petrolifera nel Nord-Est della Nigeria. Lo hanno riferito oggi alla France presse fonti ospedaliere e umanitarie. “Il bilancio delle vittime continua ad aumentare”, ha detto una fonte, facendo riferimento all’imboscata tesa dai jihadisti agli addetti per la sicurezza e al personale della Nigerian National Petroleum Company (Nnpco), accompagnati da geologi dell’Università di Maiduguri in una missione di esplorazione. “Ora ne abbiamo più di 50 e… stanno arrivando altri cadaveri”, ha aggiunto.
L’esercito aveva riferito mercoledì scorso di 10 persone rimaste uccise nell’attacco. Ma un operatore umanitario attivo nella città di Magumeri, situata a 50 chilometri a Nord-Ovest di Maiduguri, ha detto: “Alle 20 di mercoledì erano stati recuperati 47 corpi dai boschi attorno a Magumeri, 11 dei quali pesantemente bruciati nell’attacco. Sono stati bruciati vivi nel loro veicolo, rimasto bloccato in un fosso. Li abbiamo sepolti qui perchè non potevano essere portati a Maiduguri. Ieri sera sono stati recuperati altri sei corpi, tra cui quello di un soldato, e molti più corpi potrebbero essere recuperati dal momento che le squadre di ricerca e soccorso sono dappertutto”. Una fonte ospedaliera di una base militare di Maiduguri ha precisato: “Al momento abbiamo 18 soldati morti”.
All’ospedale dell’Università di Maiduguri, un operatore sanitario ha detto: “Abbiamo al momento i corpi di 19 civili. Quindici di loro erano vigilantes e quattro erano personale dell’Università”. Il rettore dell’Università ha riferito di “altro personale di cui non abbiamo ancora notizia”.