Anziché liberare tre ostaggi ne rilascia otto. Hamas dimostra di tenere alla pace e mette alle strette Netanyahu

Anziché liberare tre ostaggi ne rilascia otto. Hamas dimostra di tenere alla pace e mette alle strette Netanyahu

Anziché liberare tre ostaggi ne rilascia otto. Hamas dimostra di tenere alla pace e mette alle strette Netanyahu

Hamas aveva promesso la liberazione di tre ostaggi ma, nel tentativo di dimostrare la propria buona volontà nel rispettare il cessate il fuoco – costantemente messa in dubbio dal governo di Benjamin Netanyahu – ha sorpreso tutti rilasciandone ben otto nell’arco della mattinata di ieri.

La prima a essere liberata è stata la soldatessa Agam Berger, seguita dopo qualche ora da Arbel Yehoud e Gadi Mozes. In seguito, sono stati rilasciati sette lavoratori thailandesi: Thenna Pongsak, Sathian Suwannakham, Sriaoun Watchara, Seathao Bannawat e Rumnao Surasak.

In cambio, come previsto dagli accordi, Israele rilascerà 110 detenuti palestinesi, tra cui trenta minorenni.

Da Netanyahu a Ben Gvir una pioggia di critiche ad Hamas

Il rilascio degli otto ostaggi è avvenuto a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, davanti a una folla di palestinesi in festa. Secondo Al Jazeera, la consegna dei rapiti alla Croce Rossa si è svolta nei pressi della casa in cui, lo scorso ottobre, è stato ucciso durante un combattimento con le truppe israeliane il leader di Hamas, Yahya Sinwar.

La scelta di un luogo così simbolico ha suscitato l’ira dell’ex ministro e leader dell’estrema destra israeliana, Itamar Ben Gvir, che ha dichiarato: “Sono felice ed emozionato per il ritorno dei nostri amati Agam, Arbel e Gadi, ma le immagini orribili provenienti da Gaza lo rendono chiaro: questa non è una vittoria completa, è un fallimento totale, un accordo sconsiderato come nessun altro”.

Le sue parole sembrano aver avuto un impatto, spingendo Netanyahu a intervenire per rassicurare l’ala più radicale del governo. Il premier ha dichiarato di considerare con grande severità “le scene scioccanti durante il rilascio dei nostri ostaggi. Questa è un’ulteriore prova dell’inimmaginabile crudeltà dell’organizzazione terroristica di Hamas”.

Per evitare potenziali tensioni interne con il ministro di estrema destra Bezalel Smotrich, anch’egli contrario all’accordo e favorevole alla ripresa dei combattimenti, Netanyahu ha annunciato che chiederà “ai negoziatori di garantire che scene così orribili non si ripetano più e di garantire la sicurezza dei nostri ostaggi”.