Il voto sulla relazione con cui Maurizio Gasparri ha proposto alla Giunta delle immunità del Senato, che presiede, di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Gregoretti resta fissato al 20 gennaio. “Nessuno ha proposto di modificare il calendario” ha detto lo stesso Gasparri al termine dell’ufficio di presidenza. Il calendario, ha ricordato il presidente dell’organismo di Palazzo Madama, “del resto era stato deciso all’unanimità”. “Ho fatto verifiche a tutti i livelli e non ho riscontrato una cogenza sulla Giunta” della decisione della capigruppo di bloccare i lavori del Senato in vista del voto per le Regionali, ha aggiunto Gasparri.
La decisione della conferenza dei capigruppo, ha ribadito Gasparri, “non costringe la Giunta, organo paragiurisdizionale, a sospendere i propri lavori”. Sulla questione del rinvio del voto era intervenuto, criticando Gasparri, anche il senatore di Leu, Pietro Grasso. “Ho letto la risposta del presidente Maurizio Gasparri, e trovo quasi ironico definire il voto di stasera su una richiesta avanzata la settimana scorsa come una questione di ‘immediatezza’: sarebbe stato molto più immediato votare subito con la presenza di tutti”. Gasparri ha poi replicato che la sua condotta “è pienamente conforme al regolamento e alle decisioni prese all’unanimità dalla Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato”.