Il fuoco dell’inferno che regna sovrano sulla Capitale, protagonisti provati nel fisico e nell’anima, l’illusione beffarda di una redenzione. È così che Stefano Sollima torna a raccontare Roma nel suo ultimo film “Adagio” in uscita in 350 sale cinematografiche il prossimo 14 dicembre. Il regista di “Romanzo Criminale – La serie”, dopo varie esperienze all’estero e una prolungata assenza dall’Italia, descrive minuziosamente come sia cambiata la sua città e soprattutto cosa sia mutato anche in lui in questi anni di lontananza.
Stefano Sollima torna a raccontare Roma nel suo ultimo film “Adagio” in uscita in 350 sale cinematografiche il prossimo 14 dicembre
La scoperta della verità arriva lentamente e non ci sono più gli scatti frenetici pregressi. Sollima propone allo spettatore una scena del crimine da cardiopalma, un thriller non privo di imprevisti, ma che però lascia aperto uno spiraglio ad una possibile salvezza in extremis dei personaggi, ormai completamente schiacciati dalle strade intraprese in passato.
La pellicola, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, chiude la cosiddetta ‘trilogia della Roma criminale’, dopo “ACAB – All Cops Are Bastards” del 2012 e “Suburra” del 2015. Il racconto ruota attorno alla storia di Manuel, 16enne impegnato a prendersi cura del padre anziano. Il ragazzo si trova coinvolto in un brutto giro, nel quale loschi individui lo costringono a seguire e scattare alcune fotografie ad un uomo misterioso durante un party. Resosi conto presto di essere finito in un grosso guaio, decide di scappare, provocando l’ira dei ricattatori e diventando un testimone scomodo da eliminare quanto prima. La paura costante di essere scoperto spingerà Manuel a chiedere aiuto a due ex criminali, vecchi amici di suo padre e ai quali dopo anni si presenta, finalmente, una chance concreta di riscatto.
Nel film di Sollima un cast d’eccezione con Servillo, Giannini, Favino, Mastandrea e la musica dei Subsonica
Nel film a dominare è prevalentemente un’atmosfera soffocante, che coincide con il senso di frustrazione e rassegnazione dei protagonisti, fin quando il fuoco non divampa con tale voracità tanto da spazzare via rancori mai sopiti, esasperazione e remissività. Le fiamme rappresentano il punto di partenza ma anche il traguardo, sono insieme l’elemento distruttivo e rigenerativo di anime condannate a non trovare mai la pace. Un cast d’eccellenza, rigorosamente italiano, con protagonisti Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Adriano Giannini e Valerio Mastandrea.
La colonna sonora è firmata dai Subsonica, e si è aggiudicata il premio speciale “Soundtrack Stars Award” all’80esima Mostra del cinema di Venezia. Prodotto da Lorenzo Mieli e dallo stesso Sollima, “Adagio” è un atto d’amore nei confronti di Roma, ma ha anche una strategia ben precisa: andare in controtendenza con le pellicole proposte di consueto nel periodo natalizio. L’obiettivo finale è infatti quello di spiazzare il pubblico, riportarlo al cinema durante le festività con un’offerta totalmente diversa dalle altre piattaforme.
Un’opera noir con una chiara componente emotiva, ma anche la chiusura di un ciclo per il regista, che ha deciso di mostrare una Roma senza veli, martoriata, distrutta dai crimini, avvolta nell’oscurità dei repentini blackout, mortificata in ogni via, in quelle stesse arterie che trasudano storia e magnificenza ultrasecolare. È la Capitale di un Paese che ha perso definitivamente la speranza di rinascita e in grado di partorire rivoli di male da ogni angolatura. Una città governata dal caos, dove non sembra esserci più alternativa, se non quella di un declino inesorabile, finché “un Adagio” farà intravedere, forse, la luce.