Si torna a parlare dei rapporti della Ndrangheta con il tifo organizzato del mondo del pallone. Infatti dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano, che ha portato ad arresti e perquisizioni tra i capi ultrà di Inter e Milan, tanto da arrivare a un azzeramento dei vertici delle organizzazioni per sospette infiltrazioni criminali.
Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo di estorsione, lesioni ed altri gravi reati. Stando a quanto trapela, ad alcuni ultras interisti viene contestata l’accusa di associazione a delinquere con l’aggravante di aver favorito la cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco. Nello stesso contesto ulteriori misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O.
Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
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L’operazione, ha riferito al Procura milanese in una nota, ha portato a 16 arresti in carcere e 3 ai domiciliari. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, con l’aggravante mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari sono state delegate ed eseguite decine di perquisizioni a carico di ulteriori indagati.
Inoltre, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano ha applicato a più soggetti diversi divieti di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive ovvero ha comunque avviato la relativa procedura nei confronti di numerose altre persone. Le indagini hanno consentito, secondo la prospettazione accusatoria, di accertare l’esistenza di infiltrazioni criminali tra gli ultrà e hanno coinvolto i principali esponenti dei cosiddetti “direttivi” delle tifoserie organizzate di Inter e Milan.