Una fitta rete legata alla Ndrangheta e specializzata nel traffico internazionale di stupefacenti è stata smantellata questa mattina. Il blitz, a cui hanno preso parte oltre 160 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, dello S.c.i.c.o. e di altri Reparti del Corpo, che ha permesso di assicurare alla giustizia 41 individui.
Le ordinanze di custodia cautelare, adottate dal gip, sono state eseguite in sette regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata e Calabria. Destinatari delle misure presunti affiliati o contigui alla ‘ndrangheta reggina e crotonese che gestivano uno sterminato business legato alla droga.
‘Ndrangheta e droga
Dalle indagini, durate oltre due anni e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna. è emerso anche il coinvolgimento di una fitta rete di cinesi dediti al riciclaggio dei proventi illeciti accumulati dall’organizzazione.
A capo dell’organizzazione ci sarebbe un boss già noto per essere ai vertici della ‘ndrina Staccu di San Luca, in provincia di Reggio Calabria. L’uomo si era dato alla latitanza in Spagna nel 2018 – fino alla cattura del 2021 – e da quel momento aveva iniziato a intessere la propria rete di narcos. In particolare aveva stretto legami commerciali con i cartelli sudamericani da cui acquistava lo stupefacente.
Questo veniva poi trasportato in Europa via mare, soprattutto a Rotterdam, da cui veniva affidato ai pusher che così inondavano di droga mezza Ue.