‘Ndrangheta, 43 arresti in Calabria: tra gli indagati anche l’ex presidente di Regione Oliverio

I Ros hanno eseguito 43 arresti in una maxi-inchiesta contro la 'Ndrangheta in Calabria. Indagato anche l'ex presidente di Regione Oliverio.

‘Ndrangheta, 43 arresti in Calabria: tra gli indagati anche l’ex presidente di Regione Oliverio

Sono 43 le persone per cui sono state emesse le misure cautelari nell’ambito della maxi-operazione contro la ‘Ndrangheta dei carabinieri del Ros in Calabria. L’inchiesta nasce dai rapporti con la politica, ma anche dai giri sul commercio di droga e armi. Tra gli indagati c’è l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio.

Sono 43, come detto, le persone finite in manette o ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta che ha riguardato principalmente il territorio di Crotone. Le accuse sono di associazione mafiosa, associazione a delinquere semplice, truffa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori. 

Gli investigatori si sono concentrati sull’attività del clan cosiddetto dei papaniciani: l’indagine si è allargata poi andando a coinvolgere anche la pubblica amministrazione e diversi esponenti politici. Tra le accuse c’è anche quella di scambio elettorale politico-mafioso. 

‘Ndrangheta, chi sono gli indagati e chi è finito ai domiciliari

Ai domiciliari c’è finito Enzo Sculco, ex consigliere regionale e da sempre figura di spicco della politica crotonese. Indagata anche la figlia Flora Sculco, anche lei ex consigliera regionale. Tra gli indagati ci sono anche altri personaggi noti della politica calabrese: non solo l’ex presidente Oliverio, ma anche l’ex assessore regionale Nicola Adamo e l’ex sindaco di Curinga, Mimmo Pallaria. 

Un altro nome che spicca tra gli indagati è quello di Raffaele Vrenna, ex presidente del Crotone Calcio. L’indagine ha riguardato anche il territorio di Rosarno e da lì si è allargata fino al milanese, dove finiva la droga che il clan dei Bellocco riceveva dall’Ecuador, attraverso il porto di Gioia Tauro. 

Lo stesso clan gestiva anche un arsenale di armi, comuni e da guerra. Parliamo di mitragliette, bazooka, bombe a mano e varie pistole. Sono 22 le persone indagate per associazione a delinquere di stampo mafioso, nove per associazione a delinquere, tre per associazione a delinquere finalizzata alle truffe. C’è anche un’accusa di omicidio, tra quelle che rientrano nell’inchiesta.