Mettiamoci un naso rosso e coloriamo il nostro mondo e entriamo in quello del Centro Culturale Francescano Rosetum a Milano, dove torna l’ottava edizione del Festival del Giullare. Dal 2016, nel primo fine settimana di ottobre, vanno in scena tre giorni di spettacolo che provano ad obbedire alla grande tradizione che ci ha lasciato San Francesco d’Assisi, lo “Santo Jullare”.
Al Centro Culturale Francescano Rosetum di Milano torna l’ottava edizione del Festival del Giullare
Da oggi e fino a domenica nel teatro di Rosetum (in via Pisanello 1), ci saranno spettacoli di giocoleria, clowneria, equilibrismi, musica e tanto divertimento per i piccoli ma anche per gli adulti perché da un clown sul palco abbiamo solo da imparare. Un clown insegna a mettersi in gioco e a non farsi definire dai propri limiti o dalle proprie incapacità che diventano, al contrario, la forza con cui affrontare la realtà di generazione in generazione, il clown continua ad attraversare il dramma della vita, per trascendere in scena con la leggerezza e l’innocenza del bambino.
“San Francesco d’Assisi nella storia è spesso stato definito il Giullare di Dio, a torto o a ragione – dichiara Padre Marco Finco, direttore di Rosetum -. Noi come Centro Culturale abbiamo ‘sposato’ questa definizione per il semplice fatto che San Francesco, spesso e volentieri, predicava più con gesti, spesso definibili ‘teatrali’, che non con le parole.
Il Giullare, che oggi chiameremmo ‘clown teatrale’, è colui che comunica un vissuto con tutto sé stesso: pensiamo anche solo alla famosa spogliazione di Francesco in piazza del comune ad Assisi, un gesto nobile e teatrale accompagnato da pochissime parole”. Il palinsesto del Festival del Giullare è ricco di nomi da non perdere come: FreakClown, con Alessandro Vallin, Stefano Locati e Alessandro Palumbi, i 3DIDANÉ, Roberta Paolini, Claudio Madia e il Duo Jenga, con Gaia Matulli e Jessica Da Rodda.
Torna la kermesse giunta alla sua ottava edizione. Fino a domenica eventi su misura per adulti e bambini. Ce n’è per tutti.
Si parte stasera alle ore 21 con i FreakClown in Lost in Rock, tutto quello che non andrebbe fatto loro lo fanno, un gioco di ruoli tra incomprensioni e risate. Tre pseudo musicisti si confronteranno con le loro debolezze mettendosi a nudo davanti al pubblico ma pur sempre mostrando il loro lato migliore, quello del clown indifeso che abbandona le sue sicurezze per giocare con tutto quello che ha intorno, cioè il pubblico, rendendolo partecipe dello spettacolo, e poi con ogni pretesto che diventa fonte di gioco, come ad esempio gli amplificatori degli strumenti che si trasformano in pupazzi ma possono anche diventare racchette per un’improbabile partita a tennis e le bacchette della batteria utilizzate come clave da giocolieri.
Domani alle 16.30 tocca ai 3DIDANÉ: “Con una Rosa”, quale miglior posto, per un primo incontro, se non un’enoteca? Un tavolo e due sedie, il tintinnio di due calici che si toccano e i fumi inebrianti di un buon vino. Il primo appuntamento però, si sa, non è mai facile. Tra gli impacci e gli imbarazzi, lei e lui, impareranno a conoscersi, divertirsi e innamorarsi. Giocoleria, acrobatica ed equilibrismi stupiranno il pubblico in questo spettacolo dal sentore inebriante. Sempre stasera alle 21.00, Roberta Paolini con “Home Sweet home”, ci ricorda che ogni giorno in Africa una gazzella si sveglia e sa che deve correre più in fretta del leone. Ogni giorno la casalinga si sveglia e sa che dovrà pulire più veloce dello sporco.
Una Super casalinga, eroina della casa che si cimenterà in prove di velocità, sfide tecnologiche, esercizi di precisione per sconfiggere il nemico più acerrimo: lo sporco impossibile. Una divertente parodia in grado di coinvolgere grandi e piccini: clown, acrobatica, giocoleria, danza, e un pizzico di necessaria follia sono gli ingredienti per questo imperdibile spettacolo. Domenica alle ore 16.30 arriva Claudio Madia, noto saltimbanco, conduttore televisivo e autore, con “Saltimbanco Clown e Magia”.
Alle ore 21 di domenica 8 il festival chiude i battenti con il Duo Jenga con lo spettacolo: “Dejà-vù”, qui il pubblico farà un salto negli anni ruggenti, l’era del jazz, dadaismo e surrealismo attualizzati con ironia e leggerezza. Due clownesse, diverse tra loro, si intrecciano tra armonie e disarmonie creando immagini oniriche che affiorano nella mente come déjà-vu dal sapore retrò. La manipolazione di oggetti quotidiani, che li decontestualizza del loro ruolo, rende intriganti e sorprendenti i giochi che nasce tra queste due assurde figure. Ancora una volta il Centro Culturale Francescano Rosetum travolge il pubblico tra risate e riflessioni, sempre nel solco di Francesco, lo Santo Jullare.