I Nas dei Carabinieri hanno sequestrato un nuovo lotto di dosi del vaccino Astrazeneca, in Veneto, Piemonte e in altre regioni, si tratta del AZ5811 ed è legato al caso della morte dell’insegnante di Biella in seguito alla somministrazione del vaccino (leggi l’articolo). A dare notizia del sequestro del lotto Astrazeneca AZ5811 è stato il governatore del Veneto, Luca Zaia.
“C’è purtroppo una brutta notizia oggi. La procura di Biella – ha spiegato Zaia – ci ha inviato i Nas e ha bloccato un ulteriore lotto di AstraZeneca, è quello bloccato ieri in Piemonte. È un altro duro colpo, la campagna vaccinale è messa a dura prova. Bisogna fare veloci, se il vaccino è causa o concausa della morte o se non c’entra niente lo dobbiamo scoprire velocemente”.
La Procura di Biella, che ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio colposo, oltre a disporre l’autopsia per fare luce sulla morte dell’insegnante, ha delegato i Nas di sequestrare in tutta Italia il lotto sospetto del vaccino.
Si tratta del secondo lotto posto sotto sequestro dalla magistratura, dopo il predente (ABV2856) bloccato dall’Aifa in seguito al decesso del militare Stefano Paternò, avvenuto nei giorni scorsi in Sicilia e sempre in seguito alla somministrazione del vaccino anti-Covid (leggi l’articolo).
L’Aifa con una nota diffusa ieri ha sottolineato che i “casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale”. “Nessuna causalità – ha aggiunto l’Agenzie del farmaco – è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato”.
Aifa sottolinea che le attività di farmacovigilanza “proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con EMA, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione”. La stessa Agenzia nella nota “rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso”.