“Dopo lunga riflessione abbiamo deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo”. E’ quanto ha annunciato l’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia, Luigi La Morgia, nel corso del tavolo al Mise, riconvocato dalla viceministra Alessandra Todde, per trattare la vertenza riguardante i circa 350 dipendenti del sito industriale di Napoli (leggi l’articolo). L’azienda aveva chiesto un’altra settimana di tempo per decidere se utilizzare o meno 13 settimane di cassa integrazione impegnandosi a non prendere iniziative unilaterali fino al 14 luglio.
“Sempre nell’ambito della procedura vogliamo anche confermare la nostra intenzione di prolungare in questo periodo la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione”, ha aggiunto La Morgia ribadendo anche la possibilità per i dipendenti Whirlpool del “trasferimento all’interno del gruppo”.
“Nel caso in cui l’alternativa venisse individuata nei 75 giorni – ha proseguito l’ad di Whirlpool – siamo pronti a discuterne. Nell’ambito della procedura vogliamo confermare la nostra intenzione di prolungare la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione, che già oggi stiamo offrendo nel piano sociale in essere e pari a 75mila euro a persona (per gli esodi, ndr), e in parte stiamo già eseguendo dando l’opportunità a persone che lavorano nel sito di Napoli di trasferirsi nel sito di Cassinetta. Confermiamo la nostra disponibilità proporre trasferimenti all’interno del gruppo”.
La Morgia ha ricordato che il tavolo al Mise è aperto da circa 26 mesi, dal 3 maggio 2019. “In questi 26 mesi – ha aggiunto il numero uno di Whirlpool ripercorrendo le tappe della vertenza – sono successe diverse situazioni. Alcune imprevedibili, come la pandemia. Ci sono state interlocuzioni nell’interesse di trovare delle alternative con il coinvolgimento di tutte le parti. Durante questo periodo, nell’ottobre del 2019 abbiamo dato riscontro alla richiesta del Governo di prolungare le attività su Napoli di 6 mesi fino a marzo 2020 e con un ulteriore tavolo abbiamo allungato la produzione fino a ottobre 2020”.
“Poi – ha ricordato ancora – abbiamo annunciato il fermo della produzione. Nel contempo la normativa ha imposto legalmente di non poter procedere con i licenziamenti. Dopo una riflessione durata una settimana, molto intensa, abbiamo deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo, che offre 75 giorni per continuare il dialogo e il confronto”.
“Richiamiamo l’azienda alle sue responsabilità – ha detto la segretaria nazionale Fiom-Cgil, Barbara Tibaldi -. L’avvio della procedura di licenziamento interrompe il dialogo. E’ necessario utilizzare tutti ammortizzatori sociali necessari, rispettando così l’avviso comune siglato da Cgil- Cisl- Uil. Per quanto ci riguarda se Whirlpool mette in campo azioni offensive, sarà guerra”.
“La narrazione che siete stati buoni e avete portato pazienza – ha aggiunto Tibaldi -, ce la potevate risparmiare. Per 26 mesi non abbiamo preso tempo come dice La Morgia, abbiamo lottato per tenere aperto lo stabilimento di Napoli. Whirlpool in questi 26 mesi ha triplicato i profitti realizzando 5 milioni di prodotti. Le lavoratrici e i lavoratori hanno tenuto aperto lo stabilimento di Napoli e ciò ha permesso a Whirlpool di guadagnare di più nonostante la pandemia”.