Inno nazionale, ultimo verso “l’Italia chiamò” e via al braccio teso verso Gennaro Sangiuliano. Diventano un caso i saluti romani con cui il ministro della Cultura è stato accolto mentre scendeva dal “treno del Ricordo” per le Foibe e per gli esuli istriano-dalmati nella stazione centrale di Napoli: tutto immortalato da un video pubblicato da repubblica.it.
Braccia tese all’arrivo del ministro Sangiuliano che era sceso dal “Treno del Ricordo” per gli esuli istriano-dalmati
Al binario qualche “camerata” nostalgico di Genny, nel nome dei vecchi tempi di militanza nel Fronte della gioventù, ha sciorinato l’accoglienza in stile Ventennio, a quanto pare mai dimenticato dagli ex missini. Inevitabilmente sono arrivate le reazioni dal centrosinistra e in particolare dal Partito democratico. “Le immagini del video di repubblica.it sono molto chiare. Nel corso della tappa napoletana del treno del ricordo organizzata dal Mic e a cui partecipava Sangiuliano, la claque ‘inviata’ da Fdi ha anche ‘omaggiato’ il ministro della Cultura con il saluto romano. Una scena intollerabile: chiediamo a Sangiuliano di spiegare come sono organizzate le iniziative istituzionali promosse dal suo gabinetto che alcune volte somigliano più a raduni di partito e di nostalgici”.
Così il partito di Elly Schlein è intervenuto su una vicenda che si somma allo scontro già in atto dopo i manganelli di Pisa. A gennaio scorso, per la commemorazione di Acca Larentia, esplosero altre polemiche sul raduno neofascista con braccia tese e saluti romani. In questo caso è stato accolto un ministro della Repubblica.