Tempo di Napoli-Juve, la madre di tutte le partite per i tifosi del Napoli. Un tempo battere la Juventus valeva una stagione, soprattutto dopo lo scudetto “scippato” da Altafini all’ultimo minuto. Poi arrivò Maradona che sentenziò: “non bisogna accontentarsi di vincere una partita, bisogna vincere lo scudetto”. E così tra azzurri e bianconeri furono gare che segnarono l’inizio del ciclo vincente. Dalla scivolata di Francesco Romano nel 1987 alla doppietta di Diego nel 1990 passando per il mitico colpo di testa di Renica in Coppa Uefa all’ultimo secondo un anno prima. Negli ultimi anni la sfida con la società della famiglia Agnelli vuol dire calciatori, allenatori e dirigenti “sottratti” al Napoli. Da Higuain a Sarri fino a Giuntoli quest’anno.
L’eterna sfida da Altafini a Maradona con gli “scippi” di Higuain, Sarri e Giuntoli passati in bianconero
Sotto la Mole qualcuno guarda dall’alto in basso il Vesuvio per il numero di scudetti e trofei ma lo scorso anno la musica fu diversa con Kvara e Osimhen e quei 5 gol che segnarono la stagione del terzo tricolore con Spalletti. In mezzo ci sono anche gli sfottò dovuti agli scandali e alle inchieste fino all’ultima penalizzazione di 10 punti con la fine dell’era Andrea Agnelli e Pavel Nedved. In questo Napoli-Juve gli azzurri hanno bisogno di tre punti per sognare una complicatissima rimonta champions e la giovane squadra di Allegri vuole consolidare il secondo posto dietro all’Inter ormai campione.
Aurelio furioso riscalda la vigilia: vuole il Mondiale per club ed è pronto ad andare in tribunale
A metterci il pepe ci pensa, come sempre, il patron don Aurelio De Laurentiis parlando al Business of Football Summit del Financial Times a Londra: “mi spiace per loro, che sono stati punti dalla Uefa ed estromessi dalle coppe: se dovessimo battere il Barcellona e poi fare una vittoria o un pareggio, di diritto dovremmo andare noi al Mondiale per club – ha detto il presidente azzurro – Ma penso che il Napoli dovrebbe andarci comunque, perché se la Juve è fuori dalle coppe europee non dovrebbe essere ammessa al Mondiale per club”.
La dirigenza bianconera lo ignora e lui passa ai fatti: ha dato mandato ai legali per chiedere alla Fifa l’esclusione della Juve dal mondiale per club. Poi su Victor Osimhen, in procinto di cambiare squadra, sottolinea che: “ha una clausola rescissoria ma i soldi sono l’ultimo problema del Napoli”. Insomma, non è una brillante tattica per caricare l’ambiente prima di una partita così importante e, forse, De Laurentiis voleva riprendersi la scena per essere al centro del circo mediatico proprio perché sa che Napoli-Juventus è la madre di tutte le partite dove, però, non contano le chiacchiere. Contano solo il campo e la maglia sudata. Lo sa bene l’allenatore Francesco Calzona che sta provando a fare un’impresa impossibile.