“Oggi per noi è una giornata memorabile”. Apre il cantiere per abbattere il Bronx di San Giovanni a Teduccio. Entro tre anni dovranno andare giù i palazzoni post terremoto resi famosi in tutto il mondo per il grande murale dedicato a Diego Armando Maradona. Non sono mancate le polemiche per chi voleva rimanesse in piedi la parete con l’opera di Jorit e chi ha ribadito la priorità della rigenerazione urbana che garantisse case dignitose.
Oggi il sindaco Gaetano Manfredi ha incontrato proprio l’artista olandese-napoletano per “studiare lo smontaggio della parete attuale e la ricostruzione della nuova opera dedicata a Maradona sempre nel quartiere, ma in un luogo diverso”. Si pensa, “considerato il grande valore simbolico che il murale porta con sé”, di costruire attorno all’icona di Maradona un “ciclo artistico di rinascita collettiva” con il coinvolgimento dello stesso Jorit.
Apre il cantiere per abbattere il Bronx: si apre la questione del diritto all’abitare
Oltre alla street art, però, c’è il diritto all’abitare in modo civile e dignitoso di 360 famiglie. Ad assistere all’inizio dei lavori erano presenti le donne del Comitato di lotta ex Taverna del ferro che ha dato battaglia per recuperare i fondi Pnrr e per mettere a regime il progetto. “Si dà il via alla cantierizzazione dei primi 180 alloggi – dice Rosaria Cordone del comitato – e stiamo lottando dal 2017 per raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento. Ora inizia la battaglia per dare un volto nuovo a tutto il quartiere partendo dai disoccupati della periferia e per riqualificare con la bonifica del litorale con il mare balneabile e le bonifiche”.
Sui timori per il rispetto dei finanziamenti il Comune si basa sul cronoprogramma delle risorse pubbliche che hanno una scadenza da rispettare: in questo progetto la deadline è fissata per il 2027. Per la Municipalità presente con il presidente Sandro Fucito e il vicepresidente Antonio Di Costanzo è un momento di svolta: “Si rimuove una delle pagine più difficili del territorio cittadino – afferma Fucito – con la follia di questi edifici che versano nel degrado. Ora si pone il tema dell’assegnazione dei nuovi alloggi attraverso criteri di legalità e di trasparenza”.
Commossa la vicesindaca Laura Lieto che ha condiviso con le donne e le mamme del comitato questo percorso negli ultimi due anni: “Per la città e per i napoletani oltre che per il quartiere è l’inizio di un percorso di riqualificazione. Abbiamo lavorato in collaborazione con la Regione per fare in modo che pure chi non ha i criteri per un alloggio pubblico possa avere una sistemazione dignitosa”. Partendo dall’abbattimento del Bronx l’amministrazione vuole lanciare la sfida di una riforma del Piano regolatore, a partire dalle bonifiche: “Il nostro obiettivo è sostenere tutta la bonifica – aggiunge Lieto – come il rinnovo della convenzione con Sogesid per dare avvio una delle più importanti bonifiche ambientali perché riguarda la falda. Nel Sito di interesse nazionale il processo riguarda soprattutto proprietà private. Noi vogliamo sostenere la trasformazione ecologica di tutta Napoli Est”.