Una buona notizia a metà. A febbraio continua la discesa dei tassi dei mutui, nonostante la Bce non abbia ancora effettuato il tanto atteso taglio. Allo stesso tempo, però, le condizioni di finanziamento sono ancora troppo rigide e i prestiti a famiglie e imprese sono più bassi di quelli di un anno fa.
Gli ultimi dati della Banca d’Italia evidenziano che i prestiti alle famiglie sono stati erogati con un tasso medio Taeg, comprensivo delle spese accessorie, del 4,31% a febbraio, contro il 4,38% di gennaio. I mutui, quindi, sono diventati leggermente più vantaggiosi.
I dati della Banca d’Italia sui mutui e sui prestiti erogati
Bankitalia sottolinea che la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a un anno è stata del 17%, contro il 22% del mese precedente. Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,59% (10,75% nel mese precedente), mentre i tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,34% (in calo dal 5,48%).
I prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata europea, sono risultati essere in calo: la diminuzione è del 2,5% sui dodici mesi (contro il -2,6% del mese precedente). I prestiti alle famiglie, invece, si sono ridotti dell’1,3%, stesso dato del mese precedente. Quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,8% (erano -3,9% nel mese precedente). Insomma, la domanda di credito resta fiacca, sia per le imprese che per le famiglie. Per quanto riguarda i mutui, sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori, il lieve calo porterà a una riduzione della rata mensile – rispetto al picco di novembre 2023 – mediamente di 48 euro al mese, ovvero 576 annui.