Chissà se Elon Musk si aspettava una sonora bocciatura dai suoi follower. Quel che è certo è che il sondaggio che ha lanciato ai suoi 122 milioni di follower in cui chiedeva se dovesse lasciare la guida di Twitter rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol.
Già perché su ben 17,5 milioni di voti espressi, ben il 57,5% dei partecipanti vogliono un passo indietro da parte dell’eccentrico milionario. Probabilmente a molti non è andata giù la recente svolta repubblicana del magnate come anche le discutibili scelte di licenziare gran parte dello staff e l’introduzione della spunta a pagamento.
Tra le scelte fortemente criticate anche quella di lanciare un sondaggio per chiedere se riabilitare l’ex presidente americano, Donald Trump, che era stato allontanato dal social network per una serie di tweet scorretti e i numerosi scandali giudiziari che lo hanno riguardato. Una votazione, questa, che andò come sperato dal ricco magnate che, infatti, non ha mai fatto mistero del fatto di tifare per la riabilitazione del tycoon, e quindi ha esultato vedendo che i suoi follower gli avevano dato ragione.
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Musk segna un clamoroso autogol
Lanciando il sondaggio Musk ha assicurato che avrebbe rispettato il volere degli internauti, forse convinto di ottenere ben altro risultato. Così ora bisognerà capire se rispetterà la parola data o quanto meno quando lo farà. Al momento, infatti, il proprietario di Twitter che a febbraio ha speso 44 miliardi di dollari per l’acquisizione del noto social, sembra mettersi sulla difensiva.
Con alcuni tweet, successivi al sondaggio stesso, ha scritto che “nessuno vuole il lavoro che può effettivamente mantenere in vita Twitter. Non c’è un successore” ribadendo che la società “è sulla corsia preferenziale verso il fallimento da maggio”. Parole che difficilmente basteranno a calmare i suoi follower, probabilmente stanchi delle troppe sparate fatte dall’eccentrico miliardario.