Una morte che ha dell’incredibile. Innanzitutto perché la vittima è un neonato di soltanto un mese e mezzo. Aveva difficoltà respiratorie – come raccontano i giornali locali – e si pensava fosse una semplice pertosse.
Ma invece la situazione è degenerata fino alla morte del bimbo. Questa la ragione per cui 13 medici sono oggi indagati per la morte del neonato. Il sostituto procuratore Rosanna Casabona ha iscritto nel registro degli indagati tutti i medici che hanno seguito il caso del piccolo in due ospedali, a Messina e a Taormina: l’ipotesi di reato è omicidio colposo.
Il piccolo aveva dato segni di difficoltà polmonare, allarmando la giovane mamma, di 24 anni, che lo ha portato al Policlinico di Messina, lo scorso 24 marzo. Poco dopo il ricovero in pediatria il neonato è stato trasferito al reparto di terapia intensiva neonatale. La situazione però non è migliorata. Ed è questa la ragione per cui è stato immediatamente trasferito al Sirina di Taormina, ospedale dotato dell’Ecmo, macchinario che permette l’ossigenazione meccanica extracorporea. Ma le condizioni del neonato sono peggiorate già nel momento del trasferimento, fino a morire sotto gli occhi increduli e sconcertati della madre.